Antonio Curnetta – Stati d’Animo
Non sono mai solo la notte. Abbraccio chi non c’è. Ascolto la voce di chi ho perduto. Stringo le mani di chi mi manca. Vivo la vita che non ho.
Non sono mai solo la notte. Abbraccio chi non c’è. Ascolto la voce di chi ho perduto. Stringo le mani di chi mi manca. Vivo la vita che non ho.
Holly appese il lenzuolo al filo con una molletta da bucato, pensando a come aveva brancolato per tutto il resto del mese di maggio nel tentativo di rimettere ordine nella sua vita. C’erano state giornate in cui si sentiva felice e contenta, e soprattutto sicura che le cose si sarebbero sistemate. Poi tutt’a un tratto questa sensazione spariva, imprevedibilmente com’era arrivata, e lei veniva di nuovo inghiottita dalla tristezza. E allora, invece di andarsene in giro come uno zombie guardando gli altri vivere la loro vita in attesa che la sua finisse, aveva cercato di crearsi una routine, così da agganciarsi in qualche modo al proprio corpo, e agganciare il proprio corpo alla vita.
Il vaffanculo non è di chi lo legge, ma di chi lo sente suo!
Spogliata d’ogni illusione, ora credo solo a ciò che vedo; e credo… d’aver visto abbastanza per non crederci più.
Per vivere meglio il presente è necessario tralasciare tutti i pesi del passato, disegnando una traccia migliore del proprio futuro.
È questo che mi ammutolisce e fa sbandare: la distanza tra ciò che sento e quello che vivo.
Non sono pronta a sottostare a tutto per amore. Non sono pronta a tacere pur di non litigare. Non sono pronta a fingere di essere ciò che chi amo vorrebbe fossi, pur di restargli a fianco. Non sono pronta a perdere me stessa e ciò che sono per chi amo. E credo che non lo sarò mai.