E poi, proprio nel giorno in cui uno si aspetta chissà che, scopre che le cose più belle sono quelle che non cambiano: la voce che ti dà il “buongiorno”, gli occhi che ti guardano con amore appena ti sei svegliato, le mani dolci di chi ti porge il primo caffè dell’anno. Perché a volte non è importante quello che cambia, ma quello che resta.
Ad un certo punto ci si sente stanchi, stanchi di essere solo quel “qualcosa” oppure semplicemente quel “qualcuno”. Si arriva ad un punto in cui si ha bisogno di essere qualcosa, si essere qualcuno. Basta essere solo un punto in più, a volte si ha bisogno di essere quel punto che fa la differenza. Il punto di partenza e di arrivo di qualcuno. Il punto di riferimento: il punto di certezza.
Mi nutro di differenza, chi la pensa come me mi annoia come un film drammatico dal finale già noto.
Un abbraccio è molto più forte e sincero di una mano donata!
Vorrei solo essere abbracciato, con braccia calde, senza parole, e forse buttare fuori tutti i respiri e le lacrime, di gioia e di dolore. Contratte nel cuore.
L’illusione è la realtà di chi ha visto il nulla dentro alle persone.
Idolatravo il suo silenzio, contagiava il mio pensiero, era come entrare in catalessi imprigionato dalla sua bellezza affascinato dalle sue forme passavamo ore in gaio mutismo mentre le anime con il loro arcano linguaggio si scambiavano sogni!