Antonio Curnetta – Stati d’Animo
È bello sentirsi dire “a domani”. Non sai come sarà domani, ma sai che c’è qualcuno pronto ad affrontarlo con te.
È bello sentirsi dire “a domani”. Non sai come sarà domani, ma sai che c’è qualcuno pronto ad affrontarlo con te.
Amo il buio perché è la culla dell’immaginazione.
Le persone preferiscono ammettere che tu sia pazzo piuttosto che lasciarsi andare ed entrare nel tuo mondo, così diverso, così imperfetto, così bello.
Sentiva il bisogno di abbandonare il proprio peso sul corpo di qualcun altro, come se il contenuto della testa fosse improvvisamente diventato insostenibile per le sue gambe da sole.
E poi capitava di pensare che doveva essere ormai tutto finito, che di un fragile primo amore non poteva esserti rimasto dentro altro che qualche piccolo frammento.Era così in effetti, ma bastava cercare qualche immagine in più custodita chissà dove nella memoria che il ricordo, da opaco e sbiadito, si faceva subito più lucido e luminoso.Bastava un’altra manciata di secondi perché i fiocchi di neve si fondessero col cielo stellato di una notte d’estate, i riccioli d’ebano con le ciocche dorate dalle dita calde del sole.In questo modo quella fenice cerulea e malinconica che è il ricordo tornava a splendere inaspettatamente ogni volta.
La vera battaglia è essere dolci nei giorni che diventano sempre più amari.
Ci sono momenti in cui il mio stato d’animo sembra vagare nel più desolato dei deserti. Un deserto fatto di aridi Ricordi ormai ricoperti e sepolti dalla polvere, e passando di li, con un soffio delicato ma sicuro, li ripulisce, facendoli riemergere, e rieccoli. Vividi e belli e brutti come non mai.