Antonio Curnetta – Vita
Tutto finisce, specialmente ciò che era iniziato solo nella nostra testa.
Tutto finisce, specialmente ciò che era iniziato solo nella nostra testa.
Le gioie familiari sono, per l’uomo, le più preziose della vita, e la gioia che i genitori provano per i loro figli è la più sana del mondo.
Quando smetteremo di considerarci entità separate riusciremo a capire che ognuno di noi, giorno dopo giorno, dà il proprio contributo a quella che è la vita universale. Se semineremo con dedizione e positivamente i benefici saranno nostri e di tutti. Ogni azione ha le sue conseguenze, sia immediate che future e sta solo a noi decidere quale sia la strada migliore da percorrere. Consapevolmente iniziamo a guardare il mondo con occhi nuovi.
Le persone cambiano, ma quando il cambiamento è in positivo per se stessi e per gli altri è meglio dire che le persone divengono ciò che già sono, intendendo con ciò quello che è insito nel loro potenziale umano. Noi conosciamo noi stessi tramite le esperienze esterne e le sensazioni interne che queste ci producono. Una sorta di scambio tra la coscienza che prende atto di quello che sta accadendo e regola l’atteggiamento in base a quanto abbiamo imparato in precedenza, ai desideri e alle credenze, è l’inconscio che possiede una sorta di mappa interiore della propria “morale d’azione interiore”, vale a dire come lei agirebbe a prescindere dalla presa d’atto di coscienza. È questa a provocare le emozioni positive o negative, premendo sulla “membrana” che la separa dalla coscienza affinché si adegui alla morale interiore.Così quando la coscienza ci porta ad agire secondo la morale d’azione inconscia, ci sentiamo bene, appagati, felici, propositivi e in grado di proseguire verso la direzione del nostro vero essere, del divenire. In caso contrario diventiamo frustrati e ansiosi, incapaci e anzi indifferenti alla necessità di comprendere gli altri. L’ego prende il sopravvento, la parte desiderativa devasta i sogni dell’intuito, così ci allontaniamo dal nostro essere, invece di sfociare al mare della conoscenza interiore, risaliamo la corrente fino a perdere le forze e la volontà d’affrontare le occasioni della vita. L’equilibrio è questo, non è non compiere errori, non è l’essere perfetti, ma la presa di coscienza che le nostre emozioni non sono solo il riflesso di quanto accade all’esterno, ma la necessità del nostro intuito ad agire per il meglio secondo la propria morale.
Crescendo ho imparato i tanti mai: mai giudicare una persona dall’apparenza. Mai affidarsi e fidarsi solo della ragione. Mai abbattersi di fronte alle difficoltà. Mai abbandonare i propri sogni solo per accontentare gli altri!
La coscienza ponderata è peggiore dell’inconsapevolezza istintiva!
L’uomo un animale? Direi una bestia.