Antonio De Santis – Filosofia
Essere.L’inconsapevolezza dell’essere porta l’uomo a non riconoscere ciò che è.
Essere.L’inconsapevolezza dell’essere porta l’uomo a non riconoscere ciò che è.
Chi riesce a vedere ancora i colori che circondano le persone in questo mondo, è solo perché ha imparato a chiudere gli occhi.
Amo i versi senza senso, perché l’uomo è sempre propenso a cercarne uno che infine crea poesia.
Non temere il nulla, il nulla non muta le cose. È il tutto che le trasforma.
Il tempo matura ogni cosa.
Siamo esseri mutevoli, in divenire. La coerenza è l’illusione di chi vuol costruire castelli di carta pensando di trovarsi all’interno di una campana dove è stato fatto il vuoto spinto, quando invece si dovrebbe piuttosto assimilare l’idea che nulla di ciò che era è, nulla di ciò che è sarà.
C’è che ci sono troppe cose che noi diamo per ovvie per semplice esercizio d’esorcismo, per quella paura rinnegata che non sia davvero così, e che la mancanza di quelle cose ci faccia sentire lontani da ogni possibile futuro che immaginiamo. Ed in tutto questo manchiamo di scoprire quanta sorpresa contenga l’incostanza, la distrazione, quegli attimi che rompono la quotidianità per spalancare, suggerire, far brillare un avvenire diverso e invitante, di toccare per un attimo il migliore dei futuri.