Antonio Dimasi – Felicità
È follia la mia, ma d’altronde la mia incoscienza non fa altro che alimentare la mia felicità.
È follia la mia, ma d’altronde la mia incoscienza non fa altro che alimentare la mia felicità.
Un sorriso condiviso equivale ad una felicità moltiplicata.
A volte è solo paura di essere felici.
Per essere felici, dipende interamente dalla persona, dalle connotazioni che si attribuiscono a tale sentimento e dai benefici che vogliamo trarre da essa. Per quel che riguarda, è bello avere un interscambio di benessere e di felicità tra me e le persone che conosco o che incontro per caso. È qualcosa di singolare. Poi, beh, c’è anche quel tipo di felicità che deriva dall’appagamento di desideri personali.
… Che non ti manchi mai la gioia, anzi che ti nasca in casa; e nascerà, purché essa sia dentro a te stesso. Le altre forme di contentezza non riempiono il cuore, sono esteriori e vane. È lo spirito che dev’essere allegro ed ergersi pieno di fiducia al di sopra di ogni evento. Credimi, la vera gioia è austera.
Quando la tua mano stringe forte la mia, scompare ogni paura, il cuore canta, l’anima sorride!
Penso che la felicità la sentano entrambi, che ci sia un emozione, a volte quello che per te è felicità per l’altro è solo un tiepido fuoco. Ma voglio credere che almeno per un attimo entrambi abbiano sentito che essere insieme, guardarsi negli occhi avesse il significato di felicità.