Antonio Giovannangelo – Tristezza
Nessuno conosceva le mie lacrime meglio dei miei occhi riflessi nello specchio.
Nessuno conosceva le mie lacrime meglio dei miei occhi riflessi nello specchio.
L’afflizione potrebbe essere l’unica porta rimasta per avere risposte alle nostre domande e soluzioni ai nostri problemi. Ma dipende da come ce ne usiamo.
A volte ti prende la tristezza e nessuno riesce a capirti o a leggerti solo chi ama forse riesce a vedere un sorriso triste o un discorso poco serio, cerchi sempre di nascondere la tristezza i dubbi e i cattivi pensieri, anche se cerchi di pensare positivo non riesci perché nessuno ti capisce in quei momenti vorresti solo la persona che reputi speciale e che ami, che ti stringesse forte in un abbraccio e ti dicesse “ci sono io con te non sei sola sorridi perché il tuo sorriso e musica per me”
Ci sono lacrime che mai usciranno dai nostri occhi ma silenziose, bagneranno il nostro animo. Le peggiore da dover nascondere perché sono le sole capaci a strappar via il sorriso dal nostro viso.
Un uomo e una donna, sono tanto fragili e soli, sembrano dei puntini in un universo stellato, sembrano delle luci in un tracciato. Vanno e vengono lungo un sentiero, incontrollabili si feriscono, impallidiscono, cercano riparo l’uno nell’altro, ma invano si capiscono. Soffrono se fuori piove e non c’è il sole, fingono un amore senza provarlo, sono schiavi della loro decisione perché forse sono troppo soli.
Non sempre la vita regala gioie, anzi, si ripropone con il dolore di un tempo che sembrava perso.
Vendi la tristezza e sarai ricco.