Antonio Machado – Frasi Sagge
Uno dei rimedi più efficaci perché le cose non cambino mai all’interno è rinnovarle costantemente all’esterno.
Uno dei rimedi più efficaci perché le cose non cambino mai all’interno è rinnovarle costantemente all’esterno.
Conoscere se stessi non è soltanto la cosa più difficile, ma anche la più fastidiosa.
“Ah, se potessi tornare indietro!” Quante volte lo abbiamo detto? Ma non sarebbe rinnegare noi stessi?
Meglio un ignorante con sentimento che un colto senza.
L’uomo che soffre non ha dimora ne per se, ne per gli altri. Il suo cuore è piccolo come piccolo diviene il suo occhio. Il suo dire è arido com’è arido il suo sentire. L’uomo che soffre, consacra alla vita un ricercatore attento. La sua disperazione è vela che si gonfia al vento della non vita. Scivola lontano nel buio della notte l’attento ricercatore, l’isola a cui tende gli allarga le braccia e le sue coste già appaiono al suo vedere. L’uomo che soffre, coglie il sacro dire del vento e giunge solo all’isola della sua pace.
Non importa il modo in cui vieni al mondo, ma come ci vivi.
Gli unici e reali confini esistenti sono solo quelli tracciati nella nostra mente.
Conoscere se stessi non è soltanto la cosa più difficile, ma anche la più fastidiosa.
“Ah, se potessi tornare indietro!” Quante volte lo abbiamo detto? Ma non sarebbe rinnegare noi stessi?
Meglio un ignorante con sentimento che un colto senza.
L’uomo che soffre non ha dimora ne per se, ne per gli altri. Il suo cuore è piccolo come piccolo diviene il suo occhio. Il suo dire è arido com’è arido il suo sentire. L’uomo che soffre, consacra alla vita un ricercatore attento. La sua disperazione è vela che si gonfia al vento della non vita. Scivola lontano nel buio della notte l’attento ricercatore, l’isola a cui tende gli allarga le braccia e le sue coste già appaiono al suo vedere. L’uomo che soffre, coglie il sacro dire del vento e giunge solo all’isola della sua pace.
Non importa il modo in cui vieni al mondo, ma come ci vivi.
Gli unici e reali confini esistenti sono solo quelli tracciati nella nostra mente.
Conoscere se stessi non è soltanto la cosa più difficile, ma anche la più fastidiosa.
“Ah, se potessi tornare indietro!” Quante volte lo abbiamo detto? Ma non sarebbe rinnegare noi stessi?
Meglio un ignorante con sentimento che un colto senza.
L’uomo che soffre non ha dimora ne per se, ne per gli altri. Il suo cuore è piccolo come piccolo diviene il suo occhio. Il suo dire è arido com’è arido il suo sentire. L’uomo che soffre, consacra alla vita un ricercatore attento. La sua disperazione è vela che si gonfia al vento della non vita. Scivola lontano nel buio della notte l’attento ricercatore, l’isola a cui tende gli allarga le braccia e le sue coste già appaiono al suo vedere. L’uomo che soffre, coglie il sacro dire del vento e giunge solo all’isola della sua pace.
Non importa il modo in cui vieni al mondo, ma come ci vivi.
Gli unici e reali confini esistenti sono solo quelli tracciati nella nostra mente.