Antonio Papi – Anima
Ama l’anima che ti ama.
Ama l’anima che ti ama.
Quando arriva il dolore non lo riconosci subito, indossa vesti strane, si cela dietro un sorriso, non lo senti fino a quando ti trapassa l’anima. Impotente ne vivi l’invasione che, attraversandola, lacera pezzo dopo pezzo ogni angolo del tuo dentro, impadronendosi del suo sostrato, ibernando ogni piccola fibra che potrebbe reagire… e li devi vivere tutti gli stadi del dolore, arrivare al fondo, sentirti annientata, chiuderti al mondo. E poi… poi ti guardi senza nascondere gli strappi, ti parli senza paura di sentirti ferita, ti tendi la mano per aiutarti a rialzarti, e non c’è tristezza, non c’è emozione, c’è consapevolezza cruda del prima, del durante, e del dopo, ora, adesso…. sei una tavola bianca su cui ricominciare a scrivere la storia della tua vita prendendo dalla profondità di quegli squarci la distanza da ciò che non può più appartenerti, da ciò che dietro un sorriso può nascondere un dolore indiretto, subdolo, inatteso!
A volte un corpo orribile nasconde un’anima candida.
La distanza in certe anime si annulla percorrendo gli antri dei ricordi.
Esiste un linguaggio diverso, uno che ti lascia senza respiro, il linguaggio dell’anima.
Il rumore del cuore che si spezza è in grado di sentirlo solo la nostra anima.
Una parte della nostra anima avrà sempre un’ombra…