Antonio Pistarà – Abilità
Non si dice mai ciò che si sa ma solo ciò che si crede di sapere…
Non si dice mai ciò che si sa ma solo ciò che si crede di sapere…
Le lacrime sono dei solchi calcarei che incidono la nostra felicità e la nostra tristezza, nel registratore del nostro corpo; il cuore.
Dimenticarsi dei nostri schemi per intendere meglio la realtà?Bisogna capire che la cosa è giusta…
La morte; cos’è la morte?Un’angoscia per alcuni, un tormento per altri, l’incontro con Dio per i più, l’inutilità del nostro passaggio, troppo breve, per i rimanenti…La morte; non è forse il più grande degli appuntamenti a cui l’uomo è chiamato?Venire al mondo e morire; due modi che trovano tante congiunture: il bianco e il nero, il sole e la notte, il bene ed il male… non sono queste somiglianze della vita che ci fanno capire che facciamo parte di questa grande “giostra” dove ognuno ricopre un ruolo ben preciso?Perché angosciarci, patire, soffrire, trovare disperazione da ciò che è l’elemento più naturale nello stesso modo in cui veniamo al mondo?La morte nient’altro è che la somma delle somme del calcolo che si è compiuto durante il percorso di ognuno: la vita.La morte & la vita; la vita & la morte: stessa natura, essenza, emozione nate dalla condizione dell’alternarsi dell’una e dell’altra.Impariamo ad accettare la morte come accettiamo la vita in qualunque modo ella si presenti poiché, non potendo rispondere al più grande mistero dell’umanità, mi accontento di amare la vita come la morte essendo l’una conseguenza dell’altra e prodotto di un’energia finale che conduce verso quella condizione esattamente uguale a quando non si è ancora venuti al mondo; “il mistero dei misteri”, “il ritorno alla sublimazione del nulla”.Impariamo dalla morte; aiuta a vivere la vita che ci è stata concessa.
La mia dolcezza si può esprimere anche con una piuma.
Quando la sofferenza avrà scavato anche l’ultimo angolo del cuore, allora si potrà mostrare al mondo la scultura dell’anima.
La notte è l’amante del giorno.