Antonio Pistarà – Angelo
Concedimi un secondo e ti regalerò una vita intera.
Concedimi un secondo e ti regalerò una vita intera.
Quello che avevo di speciale e importante nella mia vita, erano i miei due gioielli….
La mente: che potere straordinario che ha. Ella è capace di tormentarci sino allo sfinimento ma anche di regalarci l’estasi più sublime…Le intense e continue vibrazioni che crei nella mia mente affollano i miei pensieri: sei penetrante come un fulmine in piena tempesta che diffonde, in ogni angolo del mio corpo, la sua energia lasciando per sempre una traccia del suo passaggio infierendo sul mio cuore un incisione che traccerà ogni suo battito in una tachicardia d’amore incessante per te. Sei l’antitesi della mia essenza, l’antidoto ai miei problemi, la panacea per i miei sensi, l’orgoglio per i miei occhi, la forza per il mio corpo, tu sei, si, tu sei, semplicemente sei: la mia donna!
Una piuma bianco dal cielo, poi un bagliore ed un profumo che sa di libertà… il volo di un angelo.
Il mare è la fonte di ogni ispirazione: rivoluzione e cambiamento!
Non c’è bisogno di guardare in cielo per scorgere un angelo, basta osservare il sorriso di un bambino, la felicità negli occhi di una madre, l’orgoglio nel cuore di un padre, e perché no, anche la gioia di vivere di chi sta lottando per rimanere in vita.
Grande è la potenza che gli fu conferita da Ilùvatar, ed egli era coevo di Manwë. Era dotato dei poteri e della conoscenza di tutti gli altri Valar, ma li volgeva a perfidi scopi, e sperperava la propria forza in atti di violenza e tirannide. Chè bramava Arda e tutto quanto vi si trovava, agognando al trono di Manwë e al dominio sui reami dei suoi pari. Dallo splendore decadde, a causa dell’arroganza, al disprezzo per tutte le cose, salvo se stesso, spirito funesto e impietoso. La comprensione egli la trasformava in sottigliezza, onde pervenire e sottomettere alla propria volontà quanto gli servisse, fino a diventare mentitore svergognato. […]Ma non era solo. Molti dei Maiar, infatti, vennero attratti dal suo splendore nei giorni della sua grandezza, e gli rimasero fedeli anche nella sua tenebra; e gli altri li corruppe in seguito, asservendoseli con menzogne e perfidi doni.