Antonio Pistarà – Verità e Menzogna
Non sapere, a volte, è meglio che sapere.
Non sapere, a volte, è meglio che sapere.
Mi accontento di poco io, mi accontento di una buona dose di intelligenza, rispetto e sincerità. Se li hai bene altrimenti puoi darmi tutto ciò che vuoi per me vai comunque lontano chilometri e chilometri da me.
Le parole hanno un prezzo. Soprattutto quando le spari a zero. Prima ti diverti, poi saldi il conto!
La tristezza conosce tutte le verità, ma non riesce ad esprimerle.La felicità non ne conosce alcuna, ma può inventarle tutte.
La verità ha freddo, ed è per questo che si veste di apparenza.
Quando l’intera realtà si trasforma in un labirinto, di volti, di azioni, di nomi, di apparenze, pareti fatte di verità e di non verità, bisogna scegliere attentamente la direzione. Quella sbagliata potrebbe portare alla morte, o ad altro, anche peggiore. Non è colpa di nessuno se esiste, e non esiste per fare del male. È soltanto matematica, ingegno, pretende onestà. Non si capovolge per andare incontro all’inettitudine, all’errore e alla vigliaccheria. Se non si è capaci, si resta fuori. Si comincia sempre a proprio rischio, l’inizio è esplicito, ma poi cominciano le pagine bianche, senza appigli, non ci sono più cartelli. Quelle pagine vuote non si riempiono a proprio piacimento, perché non sono proprio bianche. Non c’è niente, eppure c’è tutto. La superbia di poterle riscrivere a proprio vantaggio, per salvarsi, sarebbe punita severamente. L’incognita appartiene all’unica legge, che controlla tutte le altre, davanti alla quale persino Dio è costretto a fermarsi: non può cambiare infatti quello che non può neanche raggiungere. Una legge non si conquista, non ci si pianta sopra una bandiera e dire per esempio: “questa è la legge di gravità e adesso è di mia proprietà e dei mie figli, ci farò quello che voglio”. Un labirinto è il perfetto e severo modo per fare una distinzione tra chi è valido, preparato, onesto, e chi pretende con la forza di esserlo imponendo alla legge, con la propria autorità, una verità di parte e limitata. Questa oggettività irremovibile è quello che servo, che amo, non mi piego all’impostura di Dio, che si crede superiore ad ogni legge e in diritto di poter uccidere chi vuole per avere, perché, per dirla in termini ippici, punterei sul cavallo sbagliato, soprattutto su quello dopato.
Capisco che esce rabbia, la rabbia è quella cosa che si diffonde quando qualcosa non va, quando è successo quella cosa che non avresti mai voluto che accadesse, e non riesci a darti una risposta, poiché e lei che non te la fa trovare “la rabbia”… poi in seguito verrà il cuore, e sarà lui che ti darà delle risposte, sarà lui che ti farà scoprire la verità, e ti farà capire dove sono stati i tuoi errori, ma qualunque essi siano, sicuramente non sarà solo colpa tua, poiché da certe situazioni si esce sconfitti solo a metà, e non ci sono ne vincitori, ne vinti.