Antonio Pistarà – Vita
Rinunziare significa, a volte, essere consapevoli di non fare mai ciò che ci si era prefissati: se ne vale la pena, giuro, non so. Io non credo.
Rinunziare significa, a volte, essere consapevoli di non fare mai ciò che ci si era prefissati: se ne vale la pena, giuro, non so. Io non credo.
L’epoca più oscura è oggi.
Quando sei ancorato alla tua vitasenza la possibilità di muovere un passopiù in là non puoi far altro che viaggiarestando seduto su una sedia a scriveremuovendo la mano al ritmo dei pensieri.
La gente è intrappolata nel futuro, pensa sempre che domani cambierà, che potrebbe andare meglio, che andrà meglio, che arriverà il momento giusto. Il momento è già arrivato ed è questo!
Con l’andare degli anni ci si rende conto di non aver mai vissuto mai per scelta personale. Vittime di un gioco ordito chissà da quale Dio, siamo solo pedine posizionate su una grande scacchiera che è la vita, manovrata da una contorta entità chiamata destino.
Cerco parole sensate nelle quali ancora credere. Cerco al di là di una logica coerenza un punto fermo a cui dare un nome. Ma tutto questo cos’è se non una confusa realtà! Un groviglio di continue sensazioni contrastanti, di inutili fantasmi che si fanno pensieri e come aghi si insinuano nella mente, fino a farti perdere ogni dignità. Subdola e pesante, si fa sempre più la resistenza al presente, e persiste l’immagine futura di un angoscioso abbandono.
La strada che percorriamo non è sempre asfaltata, spesso è piena di sassi e buche, ma questo non ci impedisce di arrivare a destinazione. Così è la vita, se trovi un ostacolo hai due possibilità: lo salti oppure lo aggiri, in ogni caso non ti fermi.