Antonio Prencipe – Filosofia
Sono un’anima folle e ribelle in un mondo di finti santi.
Sono un’anima folle e ribelle in un mondo di finti santi.
C’è un solo mondo, ed è falso, crudele, contraddittorio, corruttore, senza senso… Un mondo così fatto è il vero mondo… Noi abbiamo bisogno della menzogna per vincere questa “verità”, cioè per vivere… La metafisica, la morale, la religione, la scienza… vengono prese in considerazione solo come diverse forme di menzogna: col loro sussidio si crede nella vita.
Possiamo considerare lo stato attuale dell’universo come l’effetto del suo passato e la causa del suo futuro. Un intelletto che ad un determinato istante dovesse conoscere tutte le forze che mettono in moto la natura, e tutte le posizioni di tutti gli oggetti di cui la natura è composta, se questo intelletto fosse inoltre sufficientemente ampio da sottoporre questi dati ad analisi, esso racchiuderebbe in un’unica formula i movimenti dei corpi più grandi dell’universo e quelli degli atomi più piccoli; per un tale intelletto nulla sarebbe incerto ed il futuro proprio come il passato sarebbe evidente davanti ai suoi occhi.
L’eterno è morte, perché non diviene ma resta statico, l’istante è vita e segue il divenire per trasformarsi e stupire. L’infinito è, il finito sarà.
Il silenzio non significa sempre non aver nulla da dire, a volte è non sapere da dove cominciare.
Qualsiasi punto, per quanto nascosto, si raggiunga volendo sfuggire la realtà, non sarà più sicuro, la nostra presenza lo avrà contaminato.
L’uomo che già considera suo l’universo percepisce il gentile equilibrio tra la precisa esattezza e l’approssimato caos.