Antonio Prencipe – Poesia
Forse, il poeta è semplicemente colui che riesce a trasformare la propria follia in poesia.
Forse, il poeta è semplicemente colui che riesce a trasformare la propria follia in poesia.
Sono un poeta ma tutti mi credono un camionista.
L’essere o sentirsi poeta è anche piangere la tristezza dietro il sorriso della penna.
Nella poesia si cela tutta la mia creatività e il mio stato d’animo.
Anche la parola è musica. Un aforisma non si scrive, un aforisma si suona a orecchio.
I poeti bussano ai cuori dove non fa giorno. Aprono porte altrimenti chiuse svelano giardini nascosti, solitudini infinite. I poeti sono gigli disseccati lunghi fili di vento che vibrano su desideri imprigionati. I poeti suggeriscono colori ai pittori e il mondo si tinge d’azzurro e di bianco. Il bianco delle stanze dove giocano i bambini l’azzurro delle soffitte dove sognano i sogni e si riposa la luna. I poeti sono mendicanti per strada e la moneta che tu lasci nelle loro mani diventa un sole di rame che incendia la notte. I poeti sono musiche gitane un canto di rane nel caldo meridione. I poeti sono versi in prigione.
Non sono un poeta, ho semplicemente imparato ad ascoltare la mia anima e ad ascoltare il cielo mentre l’inferno dominava sulla mia vita.