Antonio Recanatini – Religione
Dovremmo inventarci un altro Dio per la povertà e la miseria, non per far torto alle divinità esistenti, solo perché esse sono tutte impegnate a favorire unicamente i ricchi.
Dovremmo inventarci un altro Dio per la povertà e la miseria, non per far torto alle divinità esistenti, solo perché esse sono tutte impegnate a favorire unicamente i ricchi.
Ho guardato in basso e ho visto Dio.
Pregare è fondamentalmente sviluppare una capacità di ammirazione.
La Fede deve essere una scelta, uno stile di vita che sia libero da tradizioni umane. Credo che faremmo tutti meglio ad essere ciò che Gesù ci ha detto di essere e di fare, togliendo da noi il pensiero fisso del paragone che si fa con gli altri, con la società, con la massa. A volte essere e fare è meglio di parlare o ribattere. Il nostro parlare e il nostro agire dovrebbe sempre essere attento e curato poiché i bambini ci osservano e dai più piccoli ai meno piccoli, tutti imparano per “imitazione” e il loro pensiero si può tradurre così: “Se lo dice e lo fa la mamma, il papà, il nonno, la nonna, allora lo posso dire e fare pure io”. Ecco che i comandamenti ed ogni singola parola scritta una dietro l’altra nella Bibbia, ci aiutano a saperci comportare, e la fede si allontana dalla tradizione umana per diventare fede autentica perché vissuta e praticata nella vita.
Anche se non siamo fatti da Dio siamo fatti di Dio.
È un cammino complicato quello che si affronta nel deserto, non sai più da quale parte andare e i venti cancellano le tue orme, ma è questo il cammino più importante, senti che la tua volontà perde forza e inizia ad abbandonarsi nelle braccia di un amore vero e fedele.
Si può avere fede in tante cose: in Dio, negli altri, in se stessi, in un’ideale. Sarà comunque insufficiente. Solo la voce del cuore ti darà sufficienza e saggezza; la preghiera, poi, farà il resto.