Antonio Rega – Desiderio
Il desiderio non deve essere né desiderato e né rinunciato.
Il desiderio non deve essere né desiderato e né rinunciato.
I nostri corpi inaspettatamente compenetranti erano un incontro unico di carne e dolorose attese, inno ingiustificato a quella vita che finalmente ci aveva sorpreso. Sospesi in un abbraccio eterno, quella piccola stanza nel cuore di Roma era il nostro ritaglio di paradiso, il nostro improvviso riscatto da un’esistenza tiepida e senza tumulti. In quella stanza benedetta, vergine per noi, priva di qualunque orpello inutile, oltre all’ansare del nostro respiro, non c’erano altro che cielo e luce e quell’atto sessuale veniva a completare un amore che, ora, veramente, non veva bisogno d’altro.
Le sue cosce. La corrente che gli risale la spina dorsale. La carta sottile delle palpebre. L’odore di capelli dei capelli. L’assurda, ebete, insensata, idiota, perfetta semplicità dell’incastro.
Com’è poco il tempo che passa tra il tramontare ed il sorgere, amo dormire, specialmente amor mio son troppo poche le ore da trascorrere con te.
Aleggiamo l’intervallo di tempo in una passione senza fine.
Un bacio pulito t’accarezza l’anima nella dolce notte dei pensieri.
Se il cuore sente, gli occhi vedono; se il cuore non sente, gli occhi cominciano a cercare.