Antonio Rega – Destino
Si socializza spesso che il nostro destino è scritto da qualche parte, ma se trovo chi ha scritto il mio gli faccio un culo così.
Si socializza spesso che il nostro destino è scritto da qualche parte, ma se trovo chi ha scritto il mio gli faccio un culo così.
A cosa sto pensando? Quante volte cerchiamo di dare un significato a tutto ciò che ci succede e non ci rendiamo conto che un vera risposta mai ci sarà.
Vidi da lontano un’ombra, che avrebbe avvolto il mondo per un’era di mille anni, fino all’eternità, dopo un giorno intero in cui le stelle sorrisero alla terra. Il vessillo del Cristo se ne stava inerte sopra le conquiste, nelle terre senza vento. Su di esso era il Sauro sul Sole.
Tutti gli sforzi inizieranno ad avere un senso, quando le porte cominceranno ad aprirsi.
Ogni persona vive gli eventi della propria esistenza in misura al suo livello di sopportazione, così: nessun dolore affettivo, nessun abbandono ne tristezza potrà mai superare quella forza di volontà che da la possibilità di alleggerire ogni croce che il destino ha assegnato.
Ripley era sola accanto al condotto e guardava la camera di decompressione aperta che aveva accanto. Ci fu un suono distinto, come di un campanello. Sulle prime pensò fosse dentro la sua testa, dove spesso si formavano strani rumori. Poi si ripetè più forte, questa volta seguito da un’eco. Sembrava provenire dalle profondità del condotto.
Il Destino è scritto in Braille sulla superficie del sole.