Antonio Rega – Felicità
Ogni uomo tende per natura verso il raggiungimento della propria felicità. Per natura, non per scelta, dunque seguendo innanzitutto l’istinto.
Ogni uomo tende per natura verso il raggiungimento della propria felicità. Per natura, non per scelta, dunque seguendo innanzitutto l’istinto.
Amo tutto quello che mi rende felice: amo le giornate con il sole, perché scalda la mia anima, amo il silenzio, perché in lui mi ritrovo, amo l’alba, perché posso dire “un altro giorno mi aspetta”, amo il tramonto, perché posso dire “grazie Dio per darmi forza e non fammi crollare”, amo la notte, perché mi permette di sognare. Insomma, amo la vita, perché è la cosa più bella che abbiamo.
Ho una sola passione, quella della luce in nome dell’umanità che ha tanto sofferto e che ha diritto alla felicità.
È che la provincia ti obbliga alla felicità. A dimostrare quotidianamente di averla raggiunta. Se qualcosa in te non si adegua, diventi subito chiacchiera, e carne da pettegolezzo. Il mio paese era proprio questo: una delicata prigione di case bianche quanto i capelli dei suoi abitanti, precocemente invecchiati dal sale sparso dalla monotonia.
Dobbiamo temere di due specie di persone: quelle che sono prive di personalità, e quelle che soffrono di una doppia.
La bellezza non sempre suscita empatia.
Non c’è bisogno di essere severi con se stessi, bisogna solo applicare quello che hai…