Antonio Rega – Stati d’Animo
Ogni qualvolta cerco disperatamente un’anima, appare il deserto.
Ogni qualvolta cerco disperatamente un’anima, appare il deserto.
Ogni volta che sento sto bruciore di stomaco, non riesco mai a distinguere se siano le “farfalle” o la mia cara gastrite.
Ci sono parole che fanno più male di una percossa, non stupirti se mi vedrai diversa. Tu non capisci il senso di quello che ho provato a dirti e non mettendoti nei miei panni, sai solo essere arrogante con le tue dure parole.
Ogni tanto penso che se ognuno di noi, anche solo una volta al giorno facesse qualcosa per gli altri, il mondo sarebbe migliore e ci darebbe sicuramente qualcosa in più.
Il tuo pensiero è la mia fantasia, il mio desiderio, lo sento scorrere sulla pelle e penetrare fino al cuore. Quella sensazione intensa percuote l’anima e vibra di emozioni che non riesco a controllare, e mi trovo ad occhi chiusi, seduta a respirare il cielo.
Preferisco la mia solitudine, che la compagnia dei disonesti.
Allora, tu dici che le tue ossessioni sono dure a morire? È questo che sono gli uomini? Ossessioni? Non ti viene mai voglia di dare un taglio al gioco del dolore e della caccia e degli scacchi e delle corna? Non riesci a formulare un giudizio di valore? Non riesci a scegliere qualcuno? Qualcuno accanto a cui coricarti e guardare il soffitto e ascoltare musica, fumare sigarette, parlare, ridere e lasciarti andare? Non ti farebbe sentire bene il fatto di diventare qualcosa? Cazzo. Qualcuno dovrebbe esserci. Una persona per un’altra persona, anche se dovessi essere tu stessa. È su questo che sto lavorando: me stesso per me stesso, piano piano, e poi forse potrò aprire la porta a qualcun altro.