Antonio Rega – Vita
L’uomo che attraversa il buio nell’oscurità percepisce sempre di più la vera luce. E chi condivide l’accoglienza del dolore sarà abbracciato dalla felicità.
L’uomo che attraversa il buio nell’oscurità percepisce sempre di più la vera luce. E chi condivide l’accoglienza del dolore sarà abbracciato dalla felicità.
Ci sono volti che sono in grado di raccontare tutta una vita, sguardi che in un attimo ti rivelano la sofferenza che ha contrassegnato la loro esistenza.
C’è qualcuno che a forza di raccontare barzellette è diventato lui stesso una barzelletta… con un finale che non fa ridere.
Coltiva il tuo giardino interioree nella tua vitaci sarà sempre la primavera.
Come sempre risalirò da quel vortice in cui molte volte mi perdo; “tristezza, delusione, incomprensione.” Risalirò come ho sempre fatto, con le mie sole forse, con le mie sole speranze. Mi aggrapperò alla speranza del domani, mi afferrerò all’affetto della mia famiglia, mi terrò all’amore dei miei figli e uscirò da quella stanza di silenzio chiamata “paura”, chiamata timore di non fartela, nel quale molti di noi si rifugiano. Ne uscirò indenne, ne uscirò vincitrice. Perché la vita la si deve prendere con coraggio ed anche se è dura, la si deve affondare tutti i giorni senza ma e senza se. E anche se ci riserva altri giorni terribilmente cupi e opachi, non dobbiamo assolutamente chiuderci a riccio, ma dobbiamo semplicemente richiuderci e riscoprirci più forti di tutte le insicurezze e i disordini che ci affollano il cuore.
Schiene ricurve ricamano di vita i campi nelle messi, volti segnati da profonde rughe assorbono i riflessi, ornano il capo i cappelli dalla larga falda giallo paglia, lucide falci incrociano i raggi del soleche nel brillar si staglia.Grano dorato ondeggia nell’attesa delle affilate lame, involucri sottili rivestono i piccoli chicchi impazienti di trasformarsi in pane.Mietere il grano a mano, chissà se esiste ancora chi lo fà, entra nei campi il rombo del progresso spazzando via quei tempi là, ne sentono mancanza le grandi aie dove dopo fatica si faceva festa, tovaglie stese a sventolare è quello che ne resta.Orfani attrezzi agricoli arredano i musei nel ricordar le gesta.
Chi sa accarezzare le persone, con piccolo capitale fa grosso guadagno.