Antonio Rinaldi – Bacio
Ammantata da un’aura di morigeratezza, s’abbandona ai più lascivi baci, questa è la patria mia e il popolo suo, da sempre conciliante, s’arrese e diventò acquiescente.
Ammantata da un’aura di morigeratezza, s’abbandona ai più lascivi baci, questa è la patria mia e il popolo suo, da sempre conciliante, s’arrese e diventò acquiescente.
Il mondo che percepisco è fatto da gente che vive vite di sponda. Nonostante ci siano immagini di vita sociale, mi appare chiara la solitudine che traspare. Siamo 8 miliardi di persone che si toccano, si scontrano, si confondono, senza mai incontrarsi per davvero.
Apriti cielo quando saremo faccia facciafa che il sole riappaia dopo la pioggiafa che i nostri sguardi intensi brillano d’immenso…tutto questo mentre io e il mio unico amore ci diamo un bacio protetto dagli angeli.
Un bacio non è un semplice contatto carnale, se dato con l’anima è un amalgamarsi…
Il bacio è un dolce scherzo che la natura ha inventato per fermare i discorsi quando le parole diventano inutili.
La lingua era la cosa che più gli era piaciuta.Piccola, rossa, mite e improvvisamente piena dinervi e di sangue come lei.Ore di baci. Nei parchi, contro i muri, come gliadolescenti quando cominciano a provare, asondare un altro corpo dentro. Vermi caldi,incollati di torpore, che si lasciano cadere,scivolare. Lui s’infilava in quella bocca e cicadeva, muoveva la lingua come una pala nellapolenta. Te ne andavi, diventavi umido e pieno difiamme. Crescevi insieme alla saliva. Non eri piùil povero stronzo di una settimana prima. Perchélei ti voleva come una sanguisuga, come unapianta cerca il sole. Come tutte le cose stupideche si cercano nel mondo semplicemente pervivere.Si staccavano per poco e si guardavano,soddisfatti. Di niente. Di quel ruminare. Poitornavano al lavoro. Come operai sudati. Perchédi quello si trattava. Fondamenta di saliva per unamore.
Lente scorrono le ore sull’orologio, ma il il cuore scandisce ogni attimo nell’attesa di un bacio.