Antonio Rinaldi – Stati d’Animo
Ho chiesto al mio intelletto di avere dubbi su tutto ed avere sempre nuove domande. E al mio cuore ho chiesto la tolleranza.
Ho chiesto al mio intelletto di avere dubbi su tutto ed avere sempre nuove domande. E al mio cuore ho chiesto la tolleranza.
L’ho sentito anche io il vuoto quando me ne sono andata, di ogni singolo attimo. Dall’inizio alla fine. È stata dura, non è stato facile. Forse nessuno capirà mai, ma da tutto questo io ho imparato tante cose.
È inutile illudersi, perso l’attimo niente è più uguale, la gente torna ma le cose non ritornano com’erano, la gente torna ma non si può tornare indietro per ripartire da un momento che è ormai svanito nel tempo.
Quando vedo questa nebbia rarefatta ed alta, come se le cose fragili della terra non potessero aspirare a raggiungerla, ritrovo qualcosa che sappia comunicare con me.
Le parole mai dettesono quelle che ti vengono in mente solo dopo.E tu stai li a struggerti chiedendotiperché non ti siano venute primaera quello il momento di dirle e inveceappaiono chiare oraquando ormai non c’entrano più nullaè così che avrei dovuto direpensi tra te e tee invecerestano discorsi lasciati a metà.E avresti voluto rispondere quando ti insultavanoinvece stavi li ad accusare il colpoavresti voluto dire che gli volevi beneprima che andasse via per sempreavresti voluto sputtanare la genteprima che andasse in giro ad infangare teavresti dovuto mandare il mondo a fanculoinvece che tenerti la rabbia dentroavresti dovuto…”Grazie” “Scusa” “Ti voglio bene””Vaffanculo” “ti amo”Le parole che non diciti vengono in mente sempre… troppo tardi.
Niente fa star più male, della fine di un amore. Ogni parte, sia fisica che mentale è incentrata su di un unico destinatario. Ti fai mille domande, non trovi una motivazione, lo stomaco si chiude e non riesci a dormire. Passi da uno stato d’animo all’altro, speri che tutto ritorni come prima, ma tu sai che non sarà così. Prima ti chiudi in te stesso, poi ne parli con chiunque, ottenendo un po’ di sollievo. Io credo che la soluzione migliore sia: lasciare che la sofferenza faccia il suo corso, ascoltando musica, piangendo, anche a dirotto se ti fa star meglio e parlando da solo, fino a quando quell’amore ormai finito resti solo un bel ricordo.
Il tempo cancella tutto, tranne le emozioni. E solo le emozioni diventano ricordi.