Antonio Rinaldi – Tempi Moderni
Il senso della misura è perduto, nulla ormai ha il giusto peso nella vita delle persone e questo, da quando la vita stessa non è più la misura.
Il senso della misura è perduto, nulla ormai ha il giusto peso nella vita delle persone e questo, da quando la vita stessa non è più la misura.
Questo mondo ha smarrito “l’amore” la sua bussola di orientamento, la maggior parte della società punta a nord, a nord di mammona, credendo che quella sia la meta del viaggio, quando invece è l’arrivo al precipizio!
Non esiste indecenza in un corpo nudo, vi è in chi lo espone volgarmente.
Vivo male questo mondo paradossale, conscio del fatto di essere io stesso il paradosso.
Social network: Alcuni ti aggiungono ma neanche ti salutano. Ti definiscono amico ma in realtà sei soltanto una persona delle tante sei solo un nome, un numero da aggiungere ad una lista. Un numero. Le persone sono ridotti a numeri.
La massa è fatta di sole sfumature. Senza contorni netti è moribonda mole puntiforme in movimento. Con questa ottica non si scorge altro che un continuo sfavillare lontano di gesti che indicano la vita, il suo continuo apparire deformato e di sfuggita. Questa è l’ottica della lontananza necessaria alla grandezza della massa, che spinge fuori e in alto a conferma dei suoi contorni finali, informi, sfilacciati. La vita che appare tra queste righe grigie è pura sostanza contratta. Una sostanza dalla pelle troppo spessa per secoli di formalizzazioni divenute aria e formalismi, la cui essenza pura però si svolge, ancora e fortuitamente, in una definizione di sé con la potenza di un simbolo sepolto e illuminato dai suoi scatti ad esistere.
Anche alla bontà si chiede che sia giusta.