Antonio Rinaldi – Tempi Moderni
Il senso della misura è perduto, nulla ormai ha il giusto peso nella vita delle persone e questo, da quando la vita stessa non è più la misura.
Il senso della misura è perduto, nulla ormai ha il giusto peso nella vita delle persone e questo, da quando la vita stessa non è più la misura.
Penso sia sempre l’artista colui che viene escluso dalla società moderna, poiché probabilmente è l’unico uomo ad avere il coraggio di vivere intensamente ogni cosa, di cercare il confronto, di accettare realtà che non appartengono alla propria, di cogliere la straordinarietà della natura e la purezza dei sentimenti senza paura di arrivare a un’analisi introspettiva, opponendosi a un conformismo borghese reso sempre più forte dal consumismo e dai media di massa. Noi giovani d’oggi non sappiamo amare con passione; il sesso stesso è ormai più paragonabile a uno sport, ad un’imposizione del gruppo piuttosto che a un atto pieno di sentimento.
A volte preferisco perdere il contatto con la realtà, per far posto a quello della fantasia. Il presente inorridisce, sognare fa sperare.
Le mie frasi, le mie parole, non sono nient’altro che pensieri intrappolati nella memoria, scritti con parole elettroniche impresse nello spazio più grande che ci sia, il web. Pensieri che rimangono, rimarranno per sempre, pensieri che qualcuno condivide, mentre altri criticano, altri ancora non ci badano… Ma sono lì, chiari, visibili, pronti per affrontare ogni cosa!
Inps, Ici, Inail, Irpef, Enpals, Siae, Enel, Telecom, Condominio, Posta, Banca, Commercialista, Avvocato, Notaio, Spazzatura, Bollo Assicurazioni…? Che mondo sarebbe senza tutto questo? Il mondo dei miei sogni!
Ogni tipo di dipendenza è cattiva, non importa se il narcotico è l’alcool o la morfina o l’idealismo.
Essendone alterata la vera natura, tutto diventa la sua natura; come, essendo perduto il vero bene, tutto diventa il suo vero bene.