Archibald Wavell – Frasi d’Amore
L’amore è come un sigaro: se si spegne, lo puoi anche riaccendere, ma non ha più lo stesso sapore.
L’amore è come un sigaro: se si spegne, lo puoi anche riaccendere, ma non ha più lo stesso sapore.
L’amore è una promessa, l’amore è un ricordo, una volta donato non può essere dimenticato, non può mai scomparire.
Se due persone si amano veramente i loro cuori sono legati da un filo sottile. Se uno di loro tradisce l’altra o non l’ama il filo inizia a vibrare e l’altra inizia a capire di non essere amata.Se si ama veramente una persona non la si deve far soffrire.
Sai, quando ti penso durante la notte, sento di amarti così tanto che ho quasi…
Inebriata dal tuo essere i tuoi occhi mi sfuggono… forse perché sentono l’avidità che ho…
Come poesiache sgorga dall’inchiostro del poeta,l’amor,dal cuore miotracima,tavolgendoti…Colto all’improvvisoe trascinato nei vortici miei,senza timor,ti abbandoni alla corrente.
Zia Giovanna fu una persona senza tante aspirazioni, la sua dedizione alla famiglia era straordinaria. Non si era mai sposata. In casa godeva di grande considerazione, correva ad aiutare fratelli e sorelle se erano in difficoltà. Dopo la morte di mio padre fummo accolte in casa dei nonni e, crebbi accanto a zia Giovanna giorno per giorno. Quando ero piccola mi teneva sulle sue ginocchia e m’insegnava a pregare, se uscivamo mi prendeva in braccio e per me non aveva fame ne freddo. Spesso andavamo a trovare i genitori di mio padre e lei era sempre con noi. Un tempo i treni erano diversi da oggi, in ogni scompartimento c’era una porta, io amavo guardare il paesaggio mentre il treno era in corsa. Avevo 4 o 5 anni, come al solito ero davanti al finestrino della porta. Zia Giovanna mi teneva stretta dalle spalle del vestito, ad un tratto mentre il treno correva, la porta si spalancò e, se quell’angelo non mi avesse tenuta sarei volata via. Ero spaventata, la zia mi tenne stretta stretta. Oggi che non c’è più non smetto di dirle grazie.
L’amore è una promessa, l’amore è un ricordo, una volta donato non può essere dimenticato, non può mai scomparire.
Se due persone si amano veramente i loro cuori sono legati da un filo sottile. Se uno di loro tradisce l’altra o non l’ama il filo inizia a vibrare e l’altra inizia a capire di non essere amata.Se si ama veramente una persona non la si deve far soffrire.
Sai, quando ti penso durante la notte, sento di amarti così tanto che ho quasi…
Inebriata dal tuo essere i tuoi occhi mi sfuggono… forse perché sentono l’avidità che ho…
Come poesiache sgorga dall’inchiostro del poeta,l’amor,dal cuore miotracima,tavolgendoti…Colto all’improvvisoe trascinato nei vortici miei,senza timor,ti abbandoni alla corrente.
Zia Giovanna fu una persona senza tante aspirazioni, la sua dedizione alla famiglia era straordinaria. Non si era mai sposata. In casa godeva di grande considerazione, correva ad aiutare fratelli e sorelle se erano in difficoltà. Dopo la morte di mio padre fummo accolte in casa dei nonni e, crebbi accanto a zia Giovanna giorno per giorno. Quando ero piccola mi teneva sulle sue ginocchia e m’insegnava a pregare, se uscivamo mi prendeva in braccio e per me non aveva fame ne freddo. Spesso andavamo a trovare i genitori di mio padre e lei era sempre con noi. Un tempo i treni erano diversi da oggi, in ogni scompartimento c’era una porta, io amavo guardare il paesaggio mentre il treno era in corsa. Avevo 4 o 5 anni, come al solito ero davanti al finestrino della porta. Zia Giovanna mi teneva stretta dalle spalle del vestito, ad un tratto mentre il treno correva, la porta si spalancò e, se quell’angelo non mi avesse tenuta sarei volata via. Ero spaventata, la zia mi tenne stretta stretta. Oggi che non c’è più non smetto di dirle grazie.
L’amore è una promessa, l’amore è un ricordo, una volta donato non può essere dimenticato, non può mai scomparire.
Se due persone si amano veramente i loro cuori sono legati da un filo sottile. Se uno di loro tradisce l’altra o non l’ama il filo inizia a vibrare e l’altra inizia a capire di non essere amata.Se si ama veramente una persona non la si deve far soffrire.
Sai, quando ti penso durante la notte, sento di amarti così tanto che ho quasi…
Inebriata dal tuo essere i tuoi occhi mi sfuggono… forse perché sentono l’avidità che ho…
Come poesiache sgorga dall’inchiostro del poeta,l’amor,dal cuore miotracima,tavolgendoti…Colto all’improvvisoe trascinato nei vortici miei,senza timor,ti abbandoni alla corrente.
Zia Giovanna fu una persona senza tante aspirazioni, la sua dedizione alla famiglia era straordinaria. Non si era mai sposata. In casa godeva di grande considerazione, correva ad aiutare fratelli e sorelle se erano in difficoltà. Dopo la morte di mio padre fummo accolte in casa dei nonni e, crebbi accanto a zia Giovanna giorno per giorno. Quando ero piccola mi teneva sulle sue ginocchia e m’insegnava a pregare, se uscivamo mi prendeva in braccio e per me non aveva fame ne freddo. Spesso andavamo a trovare i genitori di mio padre e lei era sempre con noi. Un tempo i treni erano diversi da oggi, in ogni scompartimento c’era una porta, io amavo guardare il paesaggio mentre il treno era in corsa. Avevo 4 o 5 anni, come al solito ero davanti al finestrino della porta. Zia Giovanna mi teneva stretta dalle spalle del vestito, ad un tratto mentre il treno correva, la porta si spalancò e, se quell’angelo non mi avesse tenuta sarei volata via. Ero spaventata, la zia mi tenne stretta stretta. Oggi che non c’è più non smetto di dirle grazie.