Aristotele – Frasi Sagge
Non esiste un vero genio senza una dose di follia.
Non esiste un vero genio senza una dose di follia.
Sparirà con me ciò che trattengo, ma ciò che dono resterà nelle mani di tutti.
Una volta ho sentito la discussione di due persone vicino a me. Una delle due prima era una persona a cui non piaceva studiare. schifava molto alcune materie universitarie, aveva tanti hobby… anche seri ed era abbastanza umile. Credeva di essere migliore perchè superava gli esami, diceva che studiava otto ore al giorno e le materie erano incominciate a piacergli. È il classico individuo bandiera al vento. Anch’io studio ore e ore per superare alcuni esami ma non mi autoconvinco che mi piacciano. Molti individui anche se superano gli esami e si atteggiano da forti rimangono poco seri e veramente molto deboli, infatti poi quando parlano con qualcuno maturo “stranamente” diventano piccoli. La forzatura a capire qualcosa, per quanto possa essere interessante e utile capire una certa cosa, non ti potrà mai far diventare una persona più seria soprattutto se perdi te stesso. Qui non voglio dire che studiare è una cosa negativa… Le persone escono da una fossa e si buttano in un’altra. Non sarebbe meglio non buttarsi in nessuna fogna?
L’origine della cultura è il poter raccontare ciò che si è vissuto e ciò che si conosce: è comunicazione.
L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà: se ce n’è uno, è quello che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.
L’uomo è come il vino: non tutti invecchiando migliorano, alcuni inacidiscono.
Non amo che le rose che non colsi. Non amo che le cose che potevano essere e non sono state.
Sparirà con me ciò che trattengo, ma ciò che dono resterà nelle mani di tutti.
Una volta ho sentito la discussione di due persone vicino a me. Una delle due prima era una persona a cui non piaceva studiare. schifava molto alcune materie universitarie, aveva tanti hobby… anche seri ed era abbastanza umile. Credeva di essere migliore perchè superava gli esami, diceva che studiava otto ore al giorno e le materie erano incominciate a piacergli. È il classico individuo bandiera al vento. Anch’io studio ore e ore per superare alcuni esami ma non mi autoconvinco che mi piacciano. Molti individui anche se superano gli esami e si atteggiano da forti rimangono poco seri e veramente molto deboli, infatti poi quando parlano con qualcuno maturo “stranamente” diventano piccoli. La forzatura a capire qualcosa, per quanto possa essere interessante e utile capire una certa cosa, non ti potrà mai far diventare una persona più seria soprattutto se perdi te stesso. Qui non voglio dire che studiare è una cosa negativa… Le persone escono da una fossa e si buttano in un’altra. Non sarebbe meglio non buttarsi in nessuna fogna?
L’origine della cultura è il poter raccontare ciò che si è vissuto e ciò che si conosce: è comunicazione.
L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà: se ce n’è uno, è quello che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.
L’uomo è come il vino: non tutti invecchiando migliorano, alcuni inacidiscono.
Non amo che le rose che non colsi. Non amo che le cose che potevano essere e non sono state.
Sparirà con me ciò che trattengo, ma ciò che dono resterà nelle mani di tutti.
Una volta ho sentito la discussione di due persone vicino a me. Una delle due prima era una persona a cui non piaceva studiare. schifava molto alcune materie universitarie, aveva tanti hobby… anche seri ed era abbastanza umile. Credeva di essere migliore perchè superava gli esami, diceva che studiava otto ore al giorno e le materie erano incominciate a piacergli. È il classico individuo bandiera al vento. Anch’io studio ore e ore per superare alcuni esami ma non mi autoconvinco che mi piacciano. Molti individui anche se superano gli esami e si atteggiano da forti rimangono poco seri e veramente molto deboli, infatti poi quando parlano con qualcuno maturo “stranamente” diventano piccoli. La forzatura a capire qualcosa, per quanto possa essere interessante e utile capire una certa cosa, non ti potrà mai far diventare una persona più seria soprattutto se perdi te stesso. Qui non voglio dire che studiare è una cosa negativa… Le persone escono da una fossa e si buttano in un’altra. Non sarebbe meglio non buttarsi in nessuna fogna?
L’origine della cultura è il poter raccontare ciò che si è vissuto e ciò che si conosce: è comunicazione.
L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà: se ce n’è uno, è quello che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.
L’uomo è come il vino: non tutti invecchiando migliorano, alcuni inacidiscono.
Non amo che le rose che non colsi. Non amo che le cose che potevano essere e non sono state.