Aristotele Onassis – Ricchezza & Povertà
Un miliardario spesso non è che un povero uomo con tanti soldi.
Un miliardario spesso non è che un povero uomo con tanti soldi.
La ricchezza per qualcuno è la povertà per qualcun altro.
Le ricchezze coprono una moltitudine di dolori.
I beni si disprezzano quando si possiedono sicuramente, e si apprezzano quando sono perduti o si corre pericolo di perderli.
Le persone benestanti o povere decidono in egual modo di abbandonare questa vita. Questo perché la felicità non è attratta dalla ricchezza. La felicità non si prostituisce. Volersi bene è un vero lusso, è una scelta che va oltre la morte.
Il male più grande dell’umanità è la povertà, che deriva dall’egoismo, che deriva dalla malvagità, che deriva dalla paura, che deriva dall’ignoranza, che deriva dalla stupidità, che deriva dal caos, che deriva dalla vita. Ribelliamoci!
Se ci fosse chi riesce a vivere senza mai servirsi del denaro, lo Stato esiterebbe a chiedergliene. Ma il ricco, per non fare paragoni spiacevoli, è sempre colluso con l’istituzione che lo fa ricco. In termini assoluti, più soldi corrispondono a minor virtù, poiché il denaro si insinua tra l’uomo e i suoi obiettivi e glieli ottiene, però a scapito della sua onestà. Mette a dormire molte domande alle quali quell’uomo altrimenti avrebbe dovuto rispondere, mentre la sola domanda che gli pone è dura e superflua, come spendere.