Arjan Kallco – Ricordi
Gli anni che si danno alla fuga, diventano ricordi nella nostra vita, e da oggi altri ricordi iniziano a farsi strada.
Gli anni che si danno alla fuga, diventano ricordi nella nostra vita, e da oggi altri ricordi iniziano a farsi strada.
Quando riesci a trovare le parole per spiegarlo, non è più un sentimento: è un ricordo.
I momenti diventano ricordi.
Quando partiamo per un viaggio siamo sempre in tre: noi stessi (la materia), la mente (i pensieri) e l’anima (le emozioni) che difficilmente, per la disobbedienza, si possono conciliare nella sola materia.
È terribile quando si sbiadisce un volto, un momento, senza più riuscire a ricordarlo, domandarsi chi sia quell’estraneo che abbiamo sfiorato. Dimenticare, nelle ore, nei giorni, nei mesi, lungo il tragitto della vita. Il ricordo di dettagli apparentemente importanti, privi di emozioni realmente sentite. Dispiacersi per qualcosa di cui non possiamo sentirci in colpa, un processo naturale al quale non possiamo opporci.
Senza passato non c’è futuro, e nessuno che non sappia bene da dov’è venuto il jazz ha il diritto di decidere dove debba andare.
Lo spazio e il tempo sono due verità inevitabili: la prima è libertà, mentre la seconda è schiavitù.