Arrigo Boito – Stati d’Animo
Temete, signor, la gelosia. È un’idra fosca, livida, col suo veleno se stessa attosca, vivida piaga le squarcia il seno.(Otello, opera lirica)
Temete, signor, la gelosia. È un’idra fosca, livida, col suo veleno se stessa attosca, vivida piaga le squarcia il seno.(Otello, opera lirica)
Ho vissuto di calcio e non ho mai rifiutato una notte d’amore. L a mia vita è stata sempre, irrimediabilmente, condizionata dalle palle.
In alcune pause di riflessione a volte capita che mi chieda il perché. Perché quando ti lasciano, sapendo quanto tu le ami, con un dolore già di suo lancinante, alcune persone sembra si divertano a infierire, ad accrescere in te la sofferenza fregandosene del fatto che tu abbia dei sentimenti e un cuore a pezzi, pensando solo a se stessi e gettandoti nel pattume con tranquillità inaudita? Quando la rivivo è una sensazione che fa dannatamente male come appena successa. Vorrei dimenticare, e capita che a tratti l’impressione mi sfiori, ma la ferita è sempre aperta e nonostante il tempo passi è lì e sanguina continuamente senza tregua.
Una cosa che fa male e sapere quanto siamo facilmente rimpiazzabili.
Il giorno è appariscente, la notte intrigante e sfuggente. Il giorno incanta, la notte seduce.
Si può sopportare il dolore da soli, ma ci vogliono due persone per provare gioia.
Io provo, provo a capire. Ma tutto questo fottutissimo mondo sembra finto, finto.