Johann Joachim Winckelmann – Arte
L’unica via per noi di diventare grandi e, se possibile, insuperabili, è l’imitazione degli antichi.
L’unica via per noi di diventare grandi e, se possibile, insuperabili, è l’imitazione degli antichi.
Anche oziare, ma con consapevolezza, può essere un’arte.
Prendete un giornale. Prendete le forbici. Scegliete nel giornale un articolo della lunghezza che desiderate per la vostra poesia. Ritagliate l’articolo. Ritagliate poi accuratamente ognuna delle parole che compongono l’articolo e mettetele in un sacco. Agitate delicatamente. Tirate poi fuori un ritaglio dopo l’altro dispondendoli nell’ordine in cui sono usciti dal sacco. Copiate scrupolosamente. La poesia vi somiglierà. Ed eccovi divenuto uno scrittore infinitamente originale e di squisita sensibilità, benché incompresa dal volgo.
Arte: connubio tra creatività e originalità.
La poesia è nuda. L’arte è il suo vestito.
Tattarattatà: i fratelli d’Italia si son rotti le palle. Dal rosso Trevi alla quadricromia. Noi futuristi ascendiamo verso le vette più eccelse e più radiose e ci proclamiamo signori della luce perché già beviamo alle vive fonti del sole. Una macchia di colore vi tumulerà. Noi siam da tempo calpesti, derisi, perché non abbiam governi decisi.
Che cosa splendida è l’acquarello per esprimere l’atmosfera e la distanza, cosicché i personaggi sono come circondati dall’aria e sembrano poterla respirare.
La danza è una poesia in cui ogni parola è un movimento.
Ogni atto creativosi origina in un istantedi concentrazionee di mistero.
Il lavoro del pittore non finisce col suo quadro: finisce negli occhi di chi lo guarda.
Nell’arte, abbastanza buono è l’ottimo.
L’arte è la creazione di una magia suggestiva che accoglie insieme l’oggetto e il soggetto.
L’arte è la forma più alta della speranza.
Un medico può seppellire i propri errori, ma un architetto può solo consigliare al cliente di piantare dei rampicanti.
L’arte è una gran maga! Essa crea un sole che splende per tutti come per l’altro e coloro che vi si avvicinano, anche i poveri, anche i contraffatti, anche i ridicoli gli rapiscono un po’ del suo calore, un po’ dei suoi raggi. Questo fuoco del cielo imprudentemente rapito, che i ratés raccolgono nel fondo delle loro pupille, li rende talvolta terribili, più spesso ridicoli; ma la loro esistenza ne ritrae una serenità grandiosa, un disprezzo del male, una grazia a soffrire sconosciuta agli altri miserabili.
L’artista deve amare la vita e mostrarci che è bella. Senza di lui non ne saremmo tanto sicuri.
Una parigina innamorata smentisce la sua natura e vien meno alla sua funzione: esser di tutti, come un’opera d’arte.