Rossana Bacis – Arte
Lasciare una cosa incompiuta è una ragione per ammirare la propria opera d’arte, per aggiungere ogni giorno un tocco nuovo e tenerla viva. Nulla finisce se teniamo viva la nostra opera.
Lasciare una cosa incompiuta è una ragione per ammirare la propria opera d’arte, per aggiungere ogni giorno un tocco nuovo e tenerla viva. Nulla finisce se teniamo viva la nostra opera.
L’artista è simile ad un albero che ha radici molto profonde per poter ascoltare la voce del proprio cuore, e rami talmente estesi da poter ascoltare la voce del Creato.
Lo scrivere rappresenta un mezzo di trasporto, permette al pensiero di fondersi con le lettere e dona la sublime possibilità di far emergere il profondo.
L’arte non paga. Appaga.
Inseguo il sogno di una casa vivente, versatile, silente, che s’adatti continuamente alla versatilità della nostra vita, anzi la incoraggi, con cento risorse che noi architetti insegneremo, arricchendola, con pareti e mobili leggeri; una casa variabile, simultaneamente piena di ricordi, di speranze e di coraggiose accettazioni, una casa “per viverla” nella fortuna e anche nelle malinconie, con quel che ha di immobile e fedele, e con quel che ha di variabile ed aperto ed aprendone le finestre finché v’entrino nel loro giro, sole e luna e l ‘altre stelle, e tutto è movimento, chi scende e chi sale nel mistero della crescita, e chissà cosa vedrà; rivolgendomi a voi inseguo l’immagine di una nuova società umana; questa immagine non è un miraggio irraggiungibile, e sta a noi sognarla per raggiungerla perché nessuna cosa i è avverata che non fosse dianzi sognata.
Tutta l’arte è un vaneggio, la politica è un vaneggio; i supermercati e le autostrade, la scienza e la letteratura, la filosofia e la guerra. La religione è un vaneggio, le chiese e le sigarette. L’amore è uno dei vaneggi più grandi. Noi stessi siamo un vaneggio chimico che sta in piedi e parla per non so quale tipo di miracolo. Siamo arte, la terra è arte e un vaneggio perché l’universo è un vaneggio enorme. Questo stesso commento è un vaneggio, ma qualcuno potrebbe considerarlo poetico e quindi arte. Secondo me è arte tutto quello che contiene l’impegno di una qualsiasi parte del cervello e i sentimenti, soprattutto gli ultimi perché sono un vaneggio del cervello e aiutano a produrre arte, più grande è il sentimento, più grande è il vaneggio, più grande è l’opera. Oggi mi andava di pensarla così, domani potrei anche pensarla in modo diverso, ma credo di no, ne sono quasi certo.
L’arte come l’amore ha la capacità di espandere l’anima e di salvarla.
Il disegno è quell’opera fantastica che mi ha fatto innamorare della vita!
Non sei originale? Non sei neanche interessante.
Un’opera d’arte è soprattutto un’avventura della mente.
La conoscenza serve per capire la realtà, l’arte per interpretarla.
L’arte non può e non deve essere spiegata e definita, perché altrimenti non può definirsi tale.
È inutile continuare a recitare quando le luci si sono spente e calato il sipario.
L’arte deve fare in modo che i sentimenti di fraternità e amore per il prossimo, oggi accessibili solamente agli uomini migliori della società, diventino sentimenti abituali, istintivi in tutti.
Sono stato fortunato: ho incontrato la musica, ho incontrato la poesia, ho incontrato l’arte, ho incontrato le parole. Voglio dire che non ho cercato niente.
Ogni forma d’arte è una strada per giungere all’anima.
Non c’è niente di più soprannaturale dell’ispirazione.