Angela Randisi – Arte
La vita è come un’opera teatrale dove ogni attore si troverà, prima o poi, a recitare il suo ultimo atto.
La vita è come un’opera teatrale dove ogni attore si troverà, prima o poi, a recitare il suo ultimo atto.
La vita è una colata di colori da stendere sulle pareti dell’anima, necessitano anche le tinte scure per risaltare quelle vivaci.
Dipingere è iniziare a guardare con gli occhi dell’anima il disegno che lei detta.
La macchina fotografica è sempre con me anche se non faccio fotografie… mi permette di osservare.
Un volto è una tavolozza di colori in cui l’anima ha intinto il suo pennello.
Una foto rappresenta l’ultimo istante di un attimo moribondo che vivrà in eterno.
È dalla pura semplicità che nasce originalità.
Questo è il kido, “La via del demone”, un’arte occulta di alto livello che solo gli Shinigami sono in grado di esercitare!
Beato te, che puoi infischiarti dell’ostracismo dell’Opéra e sei capace di far tutto. Io, altro che per il teatro, non so far nulla.
Mai mi sarei aspettato di sentire un bellimbusto chiedere duecento ghinee per sbattere in faccia al pubblico un barattolo di pittura.
Il Salvador Dalì… surreale.
Se fossi un pittore, dipingerei le giornate di mille colori che scaldino il cuore.Una pennellata d’azzurro per cancellare il grigiore di amarezze e delusioni.Un tocco di verde che infonda speranza.Sprazzi di giallo che come un raggio di sole illuminino di luce la strada a chi barcolla nel buio.Il rosa e il rosso che facciano da sfondo alla gioia e all’amore.Questo arcobaleno di colori ricordi a tutti che dopo un temporale splende sempre il sole.
Innamorarsi: non essere pittori, ma dipingere il quadro della vita con i colori dell’anima.
Il miglior studio fotografico? Credo sia il mondo, dove tutto avviene spontaneamente.
Non sono un pittore, ma sono uno che pensa. E nei miei pensieri tu sei il quadro più bello.
Le uniche persone di cui IO ho bisogno nella mia vita sono quelle che mi toccano il cuore con la loro “sincerità di essere”. Tutto il resto è solo “cornice”. E ad un bel dipinto non serve “una cornice” qualunque.
Pezzi d’arte di campi sensoriali diversi si uniscono contaminadosi.