Arthur Conan Doyle – Libri
“Cocaina”, rispose “una soluzione del sette per cento. Vuole provarla?”
“Cocaina”, rispose “una soluzione del sette per cento. Vuole provarla?”
Ma ci sono cose che non si possono capire con la riflessione, bisogna viverle.
Arriva un momento in cui un personaggio dice o fa qualcosa a cui tu non avevi pensato. In quell’istante prende vita e non resta altro che lasciargli fare.
I Libri dalla bella copertina mi incuriosiscono, ma i libri che mi sanno tenere incollato sono esclusivamente quelli dal buon contenuto.
“Ha una brutta faccia.” Sentenziò.”Indigestione” Replicai.”Di cosa?””Di realtà.”
Intuì con la comprensione di un adulto che questioni di realtà concreta diventano non insignificanti, ma meno vitali quando le si esamina al cospetto della maschera quieta e silenziosa della morte. Lo capì con la comprensione di un adulto e lo accettò con il sollievo di un adulto. Fu un’orma fuggevole, l’impronta di una scarpa nella sua mente. Così in un bambino sono tutte le impressioni adulte; è solo negli anni a venire che il bambino capisce di essere stato formato, plasmato da esperienze casuali; tutto quello che rimane nell’istante oltre l’impronta è quell’odore pungente di polvere da sparo che è l’accendersi di un’idea che prescinde dal numero effettivo dei suoi anni.
Quel nome, aveva sperato di non saperlo mai più. L’aveva tenuto lontano per giorni, mesi. Aveva pochi istanti per impedire che ritornasse, a ferirgli l’anima e i ricordi.