Arthur Conan Doyle – Libri
È uno strano fisico, il mio. Non ricordo di essermi mai sentito stanco per il lavoro, e invece l’ozio mi sfinisce.
È uno strano fisico, il mio. Non ricordo di essermi mai sentito stanco per il lavoro, e invece l’ozio mi sfinisce.
Sarei stata la persona più secchiona del mondo, se solo i libri di scuola mi piacessero come quelli di romanzi.
Se a qualche critico, biografo, professore o psicanalista venisse in mente di parlare male del sottoscritto o della sua operetta, già sin d’ora dico loro, ma non avete niente di meglio e di più istruttivo da fare?
C’erano in lei l’eccitamento e la rapidità di ragionamento che negli uomini compaiono prima della battaglia, di una lotta, nei momenti pericolosi e decisivi della vita, i momenti in cui l’uomo dimostra una volta per sempre il proprio valore e che tutto il suo passato non è stato vano, ma una preparazione a questi momenti.
Entrare nella trama di un libro è come entrare in un sentiero in penombra illuminato dalla luce della fantasia.
Se Fabrizio non fosse stato tanto innamorato gli sarebbe stato facile capire che lei lo amava.
Tutti i tuoi sotterfugi, tutte queste assurdità non fanno altro che impedirti di vivere la tua vita, di andare avanti.