Arthur Conan Doyle – Verità e Menzogna
Non c’è nulla di più innaturale dell’ovvio.
Non c’è nulla di più innaturale dell’ovvio.
Ho trentaquattro facce. Oppure trentasei?Chi mi conosce?Scompaio come l’anima invisibile, sguscio tra le mani.Il mio mondo è l’immortalità, perché sguscerò via anche dalle mani della morte.Essa non conosce il mio volto.Non riuscirebbe a vedere quello vero neanche se mi sorprendesse a casa da solo.
La cosa più difficile non è dire sempre la verità. È farsi credere.
Il solo modo di dire il vero è dirlo con amore.
L’incertezza del dubbio, paradossalmente, rimane l’unica nostra certezza.
La verità la si trova nel cuore, qualunque siano le realtà che ci circondano. La bocca può raccontare quello che vuole, ma il cuore no! I suoi battiti parlano e quando aumentano cantano, senza fermarsi mai. L’amore ascolta solo ciò che dice il cuore, il resto è solo esperienza che scorre lungo il tratto della vita.
Per la maggior parte i giormalisti soffrono di una particolare forma di onnipotenza dell’informazione, giungendo a considerarsi costruttori autorizzati della pubblica opinione.