Arthur Schopenhauer – Frasi Sagge
I pensieri messi per iscritto non sono nulla di più che la traccia di un viandante nella sabbia: si vede bene che strada ha preso, ma per sapere che cosa ha visto durante il cammino bisogna far uso dei suoi occhi.
I pensieri messi per iscritto non sono nulla di più che la traccia di un viandante nella sabbia: si vede bene che strada ha preso, ma per sapere che cosa ha visto durante il cammino bisogna far uso dei suoi occhi.
Non sarò mai lo spettatore che guarda la vita altrui, sarò sempre il regista della mia.
Un uomo può costruirsi un trono di baionette, ma non ci si può sedere sopra.
A volte il mondo ti sembra oscuro, ti sembra che l’unica cosa da poter fare è farla finita, ma fai un favore a te stessa: prima di gettar via la tua vita, pensa a quale valore ha e al dolore che ha provato tua madre per metterti al mondo, e pensa alla tua dignità: non svenderla!
È nei silenzi che spesso troviamo quelle risposte a lungo cercate nel frastuono di troppe frasi senza senso.
Narrasi che tutti gli uomini che da principio popolarono la terra, fossero creati per ogni dove a un medesimo tempo, e tutti bambini, e fossero nutricati dalle api, dalle capre e dalle colombe nel modo che i poeti favoleggiarono dell’educazione di Giove. E che la terra fosse molto più piccola che ora non è, quasi tutti i paesi piani, il cielo senza stelle, non fosse creato il mare, e apparisse nel mondo molto minore varietà e magnificenza che oggi non vi si scuopre. Ma nondimeno gli uomini compiacendosi insaziabilmente di riguardare e di considerare il cielo e la terra, maravigliandosene sopra modo e riputando l’uno e l’altra bellissimi e, non che vasti, ma infiniti, così di grandezza come di maestà e di leggiadria; pascendosi oltre a ciò di lietissime speranze, e traendo da ciascun sentimento della loro vita incredibili diletti, crescevano con molto contento, e con poco meno che opinione di felicità.
Con le parole possiamo esprimerci in tanti modi, con gli sguardi possiamo trasmettere ciò che le parole non potranno mai dire.
Non sarò mai lo spettatore che guarda la vita altrui, sarò sempre il regista della mia.
Un uomo può costruirsi un trono di baionette, ma non ci si può sedere sopra.
A volte il mondo ti sembra oscuro, ti sembra che l’unica cosa da poter fare è farla finita, ma fai un favore a te stessa: prima di gettar via la tua vita, pensa a quale valore ha e al dolore che ha provato tua madre per metterti al mondo, e pensa alla tua dignità: non svenderla!
È nei silenzi che spesso troviamo quelle risposte a lungo cercate nel frastuono di troppe frasi senza senso.
Narrasi che tutti gli uomini che da principio popolarono la terra, fossero creati per ogni dove a un medesimo tempo, e tutti bambini, e fossero nutricati dalle api, dalle capre e dalle colombe nel modo che i poeti favoleggiarono dell’educazione di Giove. E che la terra fosse molto più piccola che ora non è, quasi tutti i paesi piani, il cielo senza stelle, non fosse creato il mare, e apparisse nel mondo molto minore varietà e magnificenza che oggi non vi si scuopre. Ma nondimeno gli uomini compiacendosi insaziabilmente di riguardare e di considerare il cielo e la terra, maravigliandosene sopra modo e riputando l’uno e l’altra bellissimi e, non che vasti, ma infiniti, così di grandezza come di maestà e di leggiadria; pascendosi oltre a ciò di lietissime speranze, e traendo da ciascun sentimento della loro vita incredibili diletti, crescevano con molto contento, e con poco meno che opinione di felicità.
Con le parole possiamo esprimerci in tanti modi, con gli sguardi possiamo trasmettere ciò che le parole non potranno mai dire.
Non sarò mai lo spettatore che guarda la vita altrui, sarò sempre il regista della mia.
Un uomo può costruirsi un trono di baionette, ma non ci si può sedere sopra.
A volte il mondo ti sembra oscuro, ti sembra che l’unica cosa da poter fare è farla finita, ma fai un favore a te stessa: prima di gettar via la tua vita, pensa a quale valore ha e al dolore che ha provato tua madre per metterti al mondo, e pensa alla tua dignità: non svenderla!
È nei silenzi che spesso troviamo quelle risposte a lungo cercate nel frastuono di troppe frasi senza senso.
Narrasi che tutti gli uomini che da principio popolarono la terra, fossero creati per ogni dove a un medesimo tempo, e tutti bambini, e fossero nutricati dalle api, dalle capre e dalle colombe nel modo che i poeti favoleggiarono dell’educazione di Giove. E che la terra fosse molto più piccola che ora non è, quasi tutti i paesi piani, il cielo senza stelle, non fosse creato il mare, e apparisse nel mondo molto minore varietà e magnificenza che oggi non vi si scuopre. Ma nondimeno gli uomini compiacendosi insaziabilmente di riguardare e di considerare il cielo e la terra, maravigliandosene sopra modo e riputando l’uno e l’altra bellissimi e, non che vasti, ma infiniti, così di grandezza come di maestà e di leggiadria; pascendosi oltre a ciò di lietissime speranze, e traendo da ciascun sentimento della loro vita incredibili diletti, crescevano con molto contento, e con poco meno che opinione di felicità.
Con le parole possiamo esprimerci in tanti modi, con gli sguardi possiamo trasmettere ciò che le parole non potranno mai dire.