Un punto importante dell’umana saggezza sta nella giusta proporzione in cui dedichiamo la nostra attenzione, parte al presente, parte al futuro, affinché l’uno non ci guasti l’altro. Molti vivono troppo nel presente: le persone leggere; altri troppo nell’avvenire: i pavidi e gli ansiosi. Raramente uno saprà tenere il giusto mezzo.
Di fango addosso agli altri se ne può gettare a quantità illimitate! Ma la vita mi ha insegnato che prima o poi il fango da dove è venuto torna… e chi pulito nasce, pulito resta e pulito muore! Nel corpo e nell’anima!
Ciò che si ottiene con facilità, si perde facilmente.
Nessuno ha la presunzione di insegnare, ma ciò è inevitabile che avvenga. Esprimere un pensiero può essere per chi legge o ascolta un motivo di conforto, uno stimolo a ragionare ma anche un insegnamento. Dov’è il problema? Io dagli altri imparo sempre molto, senza che questi abbiano la minima intenzione di insegnarmi qualcosa.
Rompono le palle agli altri su come vivono, su come la pensano, su con chi stanno e chi frequentano. Quando forse se guardassero nella loro di vita si renderebbero conto dato ciò che c’è che non si sono comportati poi tanto meglio di chi hanno giudicato!
Sono sprecati tutti i giorni in cui non ti accorgi della meraviglia che ti circonda.
La gente ai tempi d’oggi indossa la pelle della pecora, con un cuore da lupo.