Arthur Schopenhauer – Verità e Menzogna
Chi vuole che il suo giudizio sia creduto, lo pronunci freddamente e senza passione.
Chi vuole che il suo giudizio sia creduto, lo pronunci freddamente e senza passione.
La verità non ha bisogno di schieramenti, di subdoli alleati, la verità ha bisogno di tempo, perché alla fine le bugie inciampano nella verità, perché devono affrontare troppi ostacoli: quelli della memoria, le distorsioni degli eventi, e spesso s’incartano da soli fra una bugia e l’altra. Le bugie vivono sempre da incazzate perché non hanno la trasparenza della sincerità e devono combattere ogni “lurido” secondo per dimostrare la loro presunta innocenza agli altri.
Quando un vecchio dal culo flaccido compra una “ragazzina” che vale esattamente solo quello che viene pagata, un po’ di danaro e null’altro, non si aspetti però che la “ragazzina” lo ritenga qualcosa di diverso da solo un povero ricco vecchio dal culo flaccido.
A volte cercare di capire diventa inutile, tanto la gente ti dirà sempre quello che vuole e non sempre rispecchia la verità.È solo questione di sapere, se per queste persone, è più importante la verità o il loro orgoglio.
Un rapporto fatto di verità non conosce bugie ne convenienza. Lui protegge, difende e sostiene sempre e comunque.
Una prospettiva monoculare e quindi monodimensionale provoca errori ciclopici. Solo un pensiero che sappia tener conto dell’inevitabile partita doppia dei pro e dei contro, dei pregi e dei difetti, delle virtù e dei vizi, in un’analisi matriciale, comparativa, differenziale, può ridurre o evitare il grossolano sbaglio d’assolutizzare i casi o le ricorrenze singole e unilaterali.
Il morale è la stima di sè in azione.