Alessio Scollo – Ateismo
È facile fare aforismi su Dio: l’astratto è un foglio immenso.
È facile fare aforismi su Dio: l’astratto è un foglio immenso.
Dio è il più grande fannullone della storia dell’universo. L’assenteismo da lavoro ce l’ha insegnato lui.
La maggior parte degli uomini di oggi non sono tanto atei o non credenti, quanto increduli. Ma colui che è incredulo non è fuori dalla sfera della religione. […] Lo stato d’animo di chi non appartiene più alla sfera del religioso non è l’incredulità, ma l’indifferenza, il non saper che farsene di queste domande. Ma l’indifferenza è veramente la morte dell’uomo.
L’ateismo non è soltanto macchinoso e raro, è anche un fenomeno recente, una bizzarria sostenuta da pochi e da poco tempo nel solo ambiente di certa intelligentia occidentale.
Capisco come si possa guardare la terra ed essere atei, ma non capisco come si possa guardare il cielo di notte e non credere in Dio.
[Bisogna] compiangere gli atei che cercano: non sono infatti abbastanza infelici? Inveire contro coloro che ne fanno ostentazione.
Dio è coscienza. È lo stesso ateismo degli atei. Perché, nel Suo infinito amore, Dio permette all’ateo di esistere.
Dio è un lavoratore inetto e deve avere dei rapporti con il suo sindacato tali da non farsi licenziare.
Aiutati che Dio… non ti aiuta!
Ci sono persone che sanno tutto su Gesù, su Dio, ma sono atei che sanno molte cose su Dio.
L’ateismo moderno è in gran parte la reazione contro un simile sapere e troppo sapere cristiani, e le due cose assieme, intese cristianamente, sono già dimenticanza di Dio.
L’unica certezza che hanno gli atei è a di non poter provare la non esistenza di Dio.
L’ateismo è un segno di forza di spirito, ma fino a un certo punto soltanto.
Chissà se alla fine l’ateo rimane tale anche all’avvicinarsi della morte, e non si faccia convincere dalla paura che nella fede è meglio credere.
Credo che quando morirò il mio corpo si decomporrà, e nulla del mio io sopravviverà. La felicità non è meno vera solo perché finisce, e nemmeno il pensiero e l’amore perdono valore perché non sono eterni.
Preferisco credere in qualcosa che esista, che in qualcosa che fingono di far credere che esista.
Dirò solamente in generale che tutto quel che dicono gli atei per impugnare l’esistenza di Dio dipende sempre o dal fingere in Dio affezioni umane, o dall’aver attribuito ai nostri spiriti tanta forza e saggezza da far presumere di determinare e comprendere ciò che Dio può e deve fare.