Audray Carpio – Tristezza
All’interno della mia anima io sono stata la persona che più mi ha ferito.In pratica la mia vita è lo specchio della sofferenza causata da me stessa.
All’interno della mia anima io sono stata la persona che più mi ha ferito.In pratica la mia vita è lo specchio della sofferenza causata da me stessa.
Le poche sterili parole della nostra epoca vengono strappate dolorosamente al silenzio. Abbiamo cominciato a tacere da ragazzi, a tavola, di fronte ai nostri genitori. Noi stavamo zitti per protesta e per sdegno. Eravamo ricchi del nostro silenzio. Adesso ne siamo vergognosi e disperati e ne conosciamo tutta la miseria, ma il silenzio può essere universale e profondo. Il silenzio può raggiungere una forma di infelicità chiusa, mostruosa, avvizzire i giorni della giovinezza, fare amaro il pane. Può portare alla morte. Perché il silenzio è un peccato un peccato comune a tanti nostri simili nella nostra epoca, è il frutto amaro della nostra epoca malsana.
E, poi la nostalgia ti divorerà l’anima, per quel che avresti voluto ma non hai avuto.
Lo stanno amando in troppi e lui si sente solo.
Chi è causa della propria infelicità, non addebiti la colpa a chi non ne ha.
Se ne stava sempre in silenzio. Ma i suoi occhi no, avevano molto da raccontare. Ma non ci fu mai nessuno che si fermò ad ascoltarli.
Si resta immobili di fronte a un dolore che arriva dritto al petto. Si ascolta, si crolla e si soccombe ad esso. Poi, si asciugano le lacrime, si raccoglie le forze e ci si rialza! Determinati, con coraggio e forza. Con una forza che non credevi di avere, ma che l’istinto di sopravvivenza ti ha aiutato a tirar fuori. Perché niente e nessuno merita la tua “fine”!