Avicenna (Ibn Sina) – Medicina e salute
Un dottore ignorante è l’aiutante di campo della morte.
Un dottore ignorante è l’aiutante di campo della morte.
L’unica vera disabilità non arriva né con la vecchiaia, né con la malattia, perché il vero invalido è l’uomo incapace di provare amore verso gli altri.
Ti svegli al mattino e guardi “fuori”. In questo mondo di merda ci sei anche tu. Con i polmoni invecchiati dallo smog e le improvvise “allergie” che ti regalano squame adatte a sopravvivere, con la consapevolezza della progressiva metamorfosi che incombe sul tutto. Ma è pur vero che, se esteriormente tutto si va modificando in una sorta di “adattamento vitale”, altre cose restano, per nostra fortuna, inalterate: l’attaccamento alla vita, la ricerca dei valori(ne perdiamo in continuazione), il cuore.
Nella patologia nervosa, un medico che non dice troppe stupidaggini è un malato guarito per metà.
Anche la vista col tempo migliora. Da giovani vediamo bene, da vecchi guardiamo lontano.
L’aura di molti vecchi amici si è opacizzata. La perdita di vitalità e interessi può creare dei gorghi pericolosi che invischiano le persone vicine. Tra queste, le più avvedute iniziano a temere per la propria salute e si defilano in successione.
I pazzi sono definitivamente riconosciuti tali per il fatto che dopo l’internamento mostrano un comportamento agitato.