Banana Yoshimoto – Felicità
Attraverso gli occhi bagnati di pianto, il paesaggio sembrava più vicino. In quel momento i piccioni, il castello, il laghetto, le barche, tutto diventò mio.
Attraverso gli occhi bagnati di pianto, il paesaggio sembrava più vicino. In quel momento i piccioni, il castello, il laghetto, le barche, tutto diventò mio.
Dopo la tempesta c’è la calma… Dopo un dolore la gioia ha un sapore migliore e per fortuna l’orizzonte non è limitato al passato.
Si arriva alla felicità? Non so, forse. Forse dopo tante cadute, tante rialzate, l’anima smette di credere ed incomincia a credere che la felicità sia solo un traguardo che non tutti riescono a raggiungere.
Felicità, improvvisa vertigine, illusione ottica, occasione da prendere, parcheggiala senza frecce o triangolo, tutti dormono già e si è spento il semaforo. Ieri a te, oggi io sono il prossimo, quanto durerà, io lo chiedo agli altri ma si vede che c’era un filo invisibile, se n’è andata via, resta la scenografia.
La felicità è semplicemente l’infelicità che sta dormendo.
Vieni e mi sussurri che sei felice, ti rispondo anche io ma ascolta la mia anima che riempie il cuore di gioia perché pronuncia parole sincere.
Quando sei felice, veramente felice, godi di una quasi immortalità spirituale dove nulla può scalfirti o ferirti, ma tornando alla congiunzione… “quando”?