Barbara Brussa – Tristezza
È dura stare ai margini della vita di chi ami, quando l’unica cosa che desidereresti fare è tuffarti nel suo mare, per poi riemergere al centro del suo mondo.
È dura stare ai margini della vita di chi ami, quando l’unica cosa che desidereresti fare è tuffarti nel suo mare, per poi riemergere al centro del suo mondo.
I litigi sono come le onde del mare, irrompono violentemente nell’amore, fino a farlo inabissare.
Lacrime appuntite, lacrime carezze delle ali di una farfalla, io voglio essere ricordata, vorrei mi conservasse colui che amo.
Guardare il buio e vedervi solo un’immensa tristezza… chiudere gli occhi e piangere anche nei sogni… sperare che al risveglio tutto sia svanito, ma rendersi conto che non svanirà mai… non svanirà mai il male che ogni giorno mi stai facendo con la tua indifferenza… mi chiedi di dimenticare e tornare amici, ma non ti accorgi che questo mi uccide, ogni minuto, ogni secondo di più.
La vita ti riserva degli schiaffoni che ti arrivano dritti al viso e, quando ne hai presi così tanti, arrivi a un punto che solo il pensiero di prenderne un altro ti butta giù e gridi aiuto. Al tuo grido in molti corrono, ma nessuno ti tende la mano e ti dice alzati, ci sono io con te. E continui a rimanere giù mentre tutto passa, anche la vita.
Quando si è molto sofferto, tutto sembra un abuso, ogni sorriso un pugnale, ogni carezza uno schiaffo.
Dannato è colui che ricerca la felicità ma vive solo di tristezza.