Barbara Goti – Vita
Sempre allibisco di fronte a certi comportamenti umani che con indifferente noncuranza feriscono o uccidono, ma, fiera e testarda, continuo a innamorarmi delle loro lacrime e dei loro sorrisi: le armi più pericolose che hanno.
Sempre allibisco di fronte a certi comportamenti umani che con indifferente noncuranza feriscono o uccidono, ma, fiera e testarda, continuo a innamorarmi delle loro lacrime e dei loro sorrisi: le armi più pericolose che hanno.
La felicità è dentro noi, come un bambino, aspetta di venire alla vita e godere della luce del mondo e, se stanca, riposare all’ombra di una quercia; la vogliamo, la sentiamo muoversi dentro, dobbiamo solo partorirla. Tra il dolore del passato, le doglie di preparazione ed attesa, le grida dei ricordi che riecheggiano nella memoria, lo sforzo di perseverare nonostante tutto per poi avvolgerla in un abbraccio fusionale. Vorremmo tanto che durante il faticoso travaglio ci fosse qualcuno a stringerci la mano, infonderci coraggio ed asciugare il sudore dalla fronte, ma se la felicità scalcia impaziente, non aspetta nessuno, viene al mondo da sola, tossisce, starnutisce e piange, è il suo saluto alla nuova vita! È fragile, dobbiamo proteggerla per poi mettersi in piedi da sola ed andare libera alla conquista di ogni sogno.
Vivendo mi son resa conto che è stata sempre la speranza a prendermi in giro. Adesso ho voglia di prendermi gioco io di lei e realizzerò tutto quello per cui sto lottando anche perdendola.
Giunge alla vita l’uomo che ha atteso tanto il suo fiorire, ha sul capo fiori di pesco, segno del suo cuore proteso alla primavera e tra le mani un ramo di olivo dono di colui che l’ha mandato.
Sei il protagonista indiscusso finché trovi il cretino che ti ascolta senza che tu lo lasci fiatare.
La vita è un’ottima scuola, hanno detto. Ma ci sono pessimi alunni in giro, non imparano mai e si atteggiano a grandi maestri.
Il denaro è il miglior mezzo per sopprimere le coscienze e il genio. L’uomo è costretto così a lavorare per guadagnare e in tal modo il denaro priva ognuno di noi della propria essenza e individualità.