Bartolo Di Giovanni – Frasi d’Amore
È traboccato quel vino dal calice di eros, mi avvicino, muse danzanti mi tentano ma con la notte che è scesa nel mio cuore non voglio l’ebbrezza d’amore.
È traboccato quel vino dal calice di eros, mi avvicino, muse danzanti mi tentano ma con la notte che è scesa nel mio cuore non voglio l’ebbrezza d’amore.
Che assurdità l’amore, quante emozioni, sensazioni e parole per descriverlo.Non basterebbero, un unica parola per racchiudere in se molteplici significati che cambiano a seconda di come ognuno di noi lo vive.Può darci infinite energie o può renderci completamente fragiliPuò causarci entrambe nell’arco della stessa storia d’amore,ma io voglio ricordare solo il bello e il buono che mi hai donato.
Il silenzio complice, quel sentirsi dove la ragione tace e sguardi, bocche, mani sono l’incipit…
Incredibile come il dolore dell’anima non venga capito. Se ti becchi una pallottola o una scheggia si mettono subito a strillare presto-barellieri-il-plasma, se ti rompi una gamba te la ingessano, se hai la gola infiammata ti danno le medicine. Se hai il cuore pezzi e sei così disperato che non ti riesce aprir bocca, invece, non se ne accorgono neanche. Eppure il dolore dell’anima è una malattia molto più grave della gamba rotta e della gola infiammata, le sue ferite sono assai più profonde e pericolose di quelle procurate da una pallottola o da una scheggia. Sono ferite che non guariscono, quelle, ferite che ad ogni pretesto ricominciano a sanguinare.
Vorrei qualcuno che possa condividere tutto quello che sento,se fossi ancora accanto a me,potrei voltarmi…
Quando ti senti solo, e nella solitudine senti il l’eco del tuo cuore, vuol dire che un grande amore finito ha rallentato anche il battito della tua vita.
Abiti in quelle cellule della pelle che ricoprono il cuore. Non sono cellule qualunque quelle…