Baruch Spinoza (Benedetto Spinoza) – Frasi d’Amore
L’Amore è Gioia, concomitante con l’idea di una causa esterna.
L’Amore è Gioia, concomitante con l’idea di una causa esterna.
Devasta la mia mente spudoratamente. Bacia la mia anima delicatamente.
Mescola insieme tuoi sogni e la tua allegria, il tuo ottimismo e la tua caparbietà….
Non chiudere il sentimento più bello dentro al cuore, lascialo libero.Non permettere che la paura…
Fragile. Grosso com’era, mi era sembrato davvero fragile. Forse era stata soltanto la mia immaginazione,…
L’amore è qualcosa che nasce tra le pareti della nostra anima e vive li per sempre ma spesso non meritiamo questo amore… e questo amore se ne va, ucciso da noi. Pur continuando a vivere nell’animo di chi ci ama… lo perdiamo perché è quello che inconsapevolmente vogliamo. Non ci accorgiamo neppure quanto male facciamo alla persona che ci ama.
Triste è la sera, tenue il risveglio della luna lontana a est. I miei pensieri porta a raccolta guardando mille occhi luminosi ed occhieggianti, le stelle della Dea Nut.Sempre lontano, perduto il mio sguardo circondato da mille silenzi ed i suoni della notte rammentano giorni lontani, perduti.Seguendo il percorso già tracciato tante e tante volte, i ricordi riaffiorano tenendomi per mano, la strada risulta più tortuosa, ed il mio piede incespicando nella dura pietra lavica, fa ondeggiare il mio corpo.Appoggiandomi al bastone ritrovo il senso, perché la guida sia più sicura.Traendo il respiro guardo Te, stella lontana, che segui passo passo e segni la mia Via. La una duna, la una pietra, lacerata, segnata dal vento incessante e dal calore del sole, la una pianta di datteri ed un pozzo ove attingere ed estinguere la mia sete inestinguibile, Dove sei?Ti ho inseguita per mille giorni, infiniti minuti, migliaia e migliaia di ore, sempre alla ricerca di Te, ed i miei piedi stanchi dei calzari, non trovano ancora ove riposare.Il mio mantello polveroso di viandante e consunto dal sole caldo e inesorabile sulla mia schiena non è riuscito a piegare la mia mente, né la stanchezza le mie ginocchia che continuano a portare avanti le mie gambe. Ma Tu hai dato la forza al mio corpo che poco sa nutrirsi se non di bacche e frutti della terra. Tanto tempo è passato. Tanto il tempo, scandiva il mio andare alla ricerca di te. Ancora le aride pietre del deserto, la sabbia, segnano la mia Via che porta a te.Ora più desti i sensi ed i ricordi ritrovati, vengo a bussare alla Tua porta. La nella valle, ove scorre il ruscello di limpida acqua, lo stagno ove gracidano le rane e gli ibis posano le lunghe zampe, mentre la stele granitica allunga la sua ombra, tu sei.