Baruch Spinoza (Benedetto Spinoza) – Religione
La sostanza che intendiamo essere per sé sommamente perfetta e nella quale non concepiamo assolutamente nulla che implichi un qualche difetto o limite di perfezione, si chiama Dio.
La sostanza che intendiamo essere per sé sommamente perfetta e nella quale non concepiamo assolutamente nulla che implichi un qualche difetto o limite di perfezione, si chiama Dio.
Il Cielo è cosi coperto dalle nuvole che a volte mi chiedo se, dietro alle nuvole, esista davvero un Cielo.
Ma quale peccato avremmo mai commesso, noi esseri umani, per meritarci il dono della vita? Tutto per colpa di una mela? Che esagerazione. Appena ho tempo gliene spedisco un chilo: poi vediamo se Dio continua a tenerci il broncio.
Non sono le qualità dell’uomo ad azzerare i suoi peccati, ma è l’immensa, infinita bontà divina.
La fede è il fondamento di ciò che speriamo e la prova delle cose che non vediamo.
Tutto ciò che Dio fa è compiuto e prodotto da lui come dalla causa sommamente libera. Dunque, se prima Dio avesse fatto le cose diversamente da come sono adesso, allora dovrebbe certamente seguire che egli, in qualche tempo, è stato imperfetto; ma questo è falso. Infatti, visto che Dio è la causa prima di tutto, deve esserci in lui qualcosa attraverso cui fa ciò che fa e non omette di farlo. Poiché diciamo che la libertà non consiste nel fare o non fare qualcosa, e poiché abbiamo anche mostrato che ciò che fa compiere a Dio qualcosa non può essere altro che la sua stessa perfezione, concludiamo che se non ci fosse la sua perfezione a farglielo compiere, le cose non esisterebbero o non sarebbero potute arrivare ad essere, per essere ciò che sono.
È benedetto da Dio ogni desiderio che appartiene al cuore.