Basilio Antoci – Speranza
Per apparire piacevole e alla moda ho smesso di pensare e ho perso le parole. Ho dimenticato l’eloquenza e mi ritrovo un vuoto che solo lo studio, l’umiltà e la cultura potranno colmare.
Per apparire piacevole e alla moda ho smesso di pensare e ho perso le parole. Ho dimenticato l’eloquenza e mi ritrovo un vuoto che solo lo studio, l’umiltà e la cultura potranno colmare.
C’è un sole che sorge dentro noi ogni mattina e può illuminare la giornata anche dopo il tramonto: la speranza.
Ricamava tele di sogni con fili di stelle e aurore boreali. Le piacevano i colori, la facevano sentire allegra. E le piacevano le stelle. Soprattutto quando le guardava venir giù e doveva esprimere un desiderio, che poi non gli si erano mai avverati, ma lei ci sperava tanto. Doveva pur credere in qualcosa!
Mi piacerebbe essere il vento, per attraversare tutto e tutti, senza che nulla mi attraversi.
Vorrei almeno provare a rivivere una dopo l’altra decine di vite diverse, come si fa con un paio di scarpe, affinché si arrivi a calzare la migliore, di vita intento.
Trova il coraggio di aprire nuove porte, di abbracciare nuove soluzioni, di ricominciare ancora una volta, e il segreto della vita, come un uccellino spensierato, ritornerà a cantarti nel cuore.
La speranza è la condanna dei disperati!