Gaetano Toffali – Benessere e bellezza
Oggi mi sono guardato allo specchio. Poi l’ho spento.
Oggi mi sono guardato allo specchio. Poi l’ho spento.
La “bellezza” è tanto indispensabile, quanto coloro che la sanno cogliere.
Capelli castano scuro, occhi nocciola, la bellezza magnetica che la curiosità e l’intelligenza danno al volto di una donna.
Una musica scelta con malizia, tu con un abitino leggero nero corto ti muovi sinuosa su tacchi vertiginosi; sotto l’abito hai molto poco, un velo impalpabile di lingerie nera. Sul viso le luci di un sapiente maquillage; non c’è che dire, stasera hai superato te stessa: una grande star per un pubblico di un unico spettatore. Pregusti e continui nella tua strategia di guerra.Ti specchi, ondeggi prima di qua, poi di là; è bello specchiarsi compiacendosi della propria beltà. Eh si, sei proprio bella. Te lo dicevano tutti al paese ma tu non ci credevi o forse fingevi indifferenza. Rispondevi a tutti: non mi curo della bellezza, non m’interessa.
Sembra che i capelli debbano resuscitare molto meno delle altre parti del corpo.
È proprio una bella sensazione essere baciata dal sole, quel sole che riesce a farmi sentire una Venere.
La bellezza non sta in un cigno, ma nel suo modo di muoversi.La bellezza non sta nel succo d’arancia, ma nella tua delicatezza nell’assaporarlo.La bellezza non è il tuo ragazzo, ma il sorriso che gli doni amandolo.
Il mondo non mi era mai apparso così bello, come da quando lo posso ammirare anche attraverso i tuoi occhi.
Beh, sai Eva – come direbbe Andy – la nostra patina non è ancora danneggiata.
Mi piace scrivere della bellezza, magari con una melodia lenta di sottofondo, che la delinei al meglio nella mia mente.Mi piace scrivere di lunghi boccoli ben acconciati o liberi nel movimento di un corpo dalle forme esili ed equilibrate.Forse perché le parole che meglio descrivono la bellezza hanno suoni così eleganti che solo scrivendole sembra di creare qualcosa di prezioso.E di raro.
Da quando ho deciso di usare una crema per la cellulite… la vedo!
Non era mia abitudine trascurare il mio aspetto o l’impressione che facevo sugli altri: al contrario, cercavo sempre di fare una buona figura e di piacere per quanto me lo permetteva la mancanza di bellezza. A volte rimpiangevo di non essere più graziosa: a volte desideravo avere guance rosate, il naso dritto, una piccola bocca fresca come una ciliegia; desideravo essere alta, maestosa, con una bella figura; mi sembrava essere una disgrazia essere così piccola e scialba, e avere lineamenti irregolari e marcati.
Io ho sempre desiderato essere bello. Quando mi dicevano “però è intelligente”… ma che me frega! E bello non sono, quindi non posso fare il sex symbol.
Tu sei bella, inevitabile io sia bestia.
Io non sono grassa, sono morbidamente abbondante.
Non farò mai il lifting per spianare le rughe. Ho versato troppo sangue per averle. Le porto con orgoglio.
Metti un trench, e all’improvviso ti senti Audrey Hepburn che passeggia lungo la Senna.