Bernard Berenson (Bernhard Valvrojenski) – Vita
Il presente mi affascina, perché è relativamente facile da seguire sebbene più incomprensibile del passato.
Il presente mi affascina, perché è relativamente facile da seguire sebbene più incomprensibile del passato.
Ci sono dei sogni che sono parte di noi. Nascono e vivono per sempre vicini al cuore, tanto vicini da percepirli come l’unico sostegno fondamentale capace di farci restare in vita.
La nostra esistenza è un segreto che sta nel breve attimo in cui l’occhio si apre sul mondo e si chiude sull’eternità.
La vita è come una strada; ci sono degli incroci e il suo proseguimento dipende dalla via che si prende. A volte è difficile decidere se andare dritti, a destra o a sinistra.Ogni strada che si prenderà avrà i suoi incroci e ognuno di essi porterà a delle conseguenze diverse.Si può anche finire in un vicolo senza uscita in cui è impossibile tornare indietro…Allora ti guardi intorno e ti accorgi che c’è il vuoto più totale, tutto è crollato, ci sono solo macerie. E non sai da che parte cominciare per ricostruire tutto.
Giorni in cui vuoi di più per te stesso: credo significhi questo crescere. Quando hai sedici anni tutto è nuovo, anche il tuo vecchio e piccolo paese. Tutto è magico, tutto è entusiasmante e divertente. Poi passano gli anni, passa il tempo, la confusione viaggia in te, finché capisci che hai bisogno di cambiamento. Il tuo paese non ti basta più, quello che hai intorno è routine: gli stessi locali, le stesse persone, quel piccolo mondo che ti va stretto. Gli amici no, per lo meno quelli che hai nel cuore non potrà toglierteli nemmeno il tempo.
Adoro il tempo perchè ogni volta che passa mi lascia qualcosa.
È essenziale – in questa frenesia – trovare la giusta dose di entusiasmo: bisogna godere della vita, guardando il bicchiere mezzo pieno. La vita bisogna “acchiapparla”, “tenerla stretta”, “divorarla”, perché è in quel bicchiere mezzo pieno l’eternità. Il resto è già finito.